TANTO TEMPO FA IN UNA GALASSIA DI MATTONCINI LONTANA LONTANA…
Quando si parla di tie-in ben riusciti è difficile non pensare alla serie LEGO targata TT Games, un franchise che negli anni ha saputo offrire contenuti di qualità, tantissimo divertimento e, soprattutto, un livello di cura maniacale. Che si tratti di una trasposizione di un film o di un fumetto, il team di sviluppo britannico ha infatti dimostrato di essere particolarmente attento ai dettagli, riuscendo a confezionare videogiochi da appassionati per appassionati adatti a tutte le età.
Era il 2005 quando chi vi scrive si apprestava a combattere Anakin Skywalker nei panni di Obi-Wan Kenobi tra le infernali distese di lava di Mustafar in LEGO Star Wars e distruggeva la Morte Nera nei panni di un giovane Luke Skywalker a bordo del suo X-Wing in LEGO Star Wars II l’anno successivo… Ne è passato di tempo – abbiamo visto addirittura una nuova trilogia al cinema – e TT Games ha dunque pensato di tornare a mettere le mani su uno dei suoi franchise di punta, alzando l’asticella delle proprie ambizioni. LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker non è una remastered, ma un gioco completamente nuovo in cui avremo modo di vivere gli avvenimenti principali di tutti e nove i film di Guerre Stellari; all’inizio dell’avventura starà a noi scegliere se cominciare da “Una Nuova Speranza”, “La Minaccia Fantasma” o “Il Risveglio della Forza” (ordine di uscita > ordine cronologico sempre e comunque! Ndr.), con i rispettivi sequel che si sbloccheranno una volta completato il capitolo precedente.
Condita dall’immancabile sana dose di umorismo tipico dei prodotti LEGO che farà ridere i bambini, ma soprattutto i più grandi in grado di cogliere tutti i riferimenti, la campagna potrà essere completata in poco meno di quindici ore, ma ve ne serviranno molte di più se sceglierete di completare tutte le attività secondarie. Come tutti i veterani sapranno, una volta completato un livello si sbloccherà infatti la modalità “Gioco Libero” e lo potrete ripetere utilizzando i personaggi che avrete sbloccato (intercambiabili in qualsiasi momento), magari dotati di capacità utili ad ottenere collezionabili prima inaccessibili.
E a proposito di personaggi, ce ne sono circa 300 (varianti incluse) e sono suddivisi in nove classi distinte (più una extra dedicata agli eroi degli altri film e serie tv, tra cui i pacchetti riguardanti “Rogue One: a Star Wars Story”, “Solo: a Star Wars Story”, “The Mandalorian Stagione 1 e 2” e “The Bad Batch”), ognuna con le proprie abilità utili a superare determinati enigmi. Sebbene la distinzione in macro-categorie ci sia sempre stata, il team di sviluppo ha voluto dare una maggior impronta ruolistica al tutto introducendo due alberi delle abilità – uno comune, l’altro dedicato ad ogni singola classe – con cui sbloccare skill (a loro volta potenziabili) utili ad aumentare il ritmo di gioco; sarà possibile ad esempio incrementare la velocità di movimento e di costruzione e la quantità di gettoni ottenuti, rendere visibili sulla mini-mappa i collezionabili, infliggere maggiori danni e così via. Potenziare tutto sarà molto impegnativo in quanto vi serviranno tantissimi Mattoncini Kyber (una delle tipologie di collezionabili) ottenibili in tre modi: esplorando le aree di gioco, completando le attività secondarie in cui dovremo risolvere semplici enigmi, oppure raggiungendo il grado di “Vero Jedi” in ogni livello. In ogni schema saremo incentivati a distruggere tutto ciò che ci capiterà a tiro e facendolo otterremo gettoni LEGO che andranno a riempire tre barre, ognuna delle quali se completata ci darà accesso ad un Kyber. All’interno dei livelli potremo inoltre trovare un altro tipo di collectibles – i Minikit – utili per acquistare astronavi. Nel gioco ci sono più di venti pianeti, ognuno dei quali suddivisi in una manciata di macro-aree completamente esplorabili, luoghi come abbiamo già evidenziato in cui sarà possibile raccogliere Mattoncini Kyber e completare le attività secondarie; si potrà inoltre salire a bordo dei veicoli sbloccati per raggiungere l’atmosfera, esplorando così lo spazio e prendendo parte a combattimenti aerei.
Come abbiamo accennato in apertura, LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è il titolo più ambizioso realizzato da TT Games in quanto, rispetto ai capitoli precedenti, sono state apportate piccole, ma interessanti modifiche dal punto di vista del gameplay. Oltre alle già citate componenti ruolistiche legate alle classi dei personaggi e ai potenziamenti delle abilità, la miglioria più grande è legata al sistema di combattimento. Grazie al nuovo posizionamento della telecamera – ora più ravvicinata e posta alle nostre spalle – i combattimenti sono stati resi più dinamici, offrendo così un livello di spettacolarità maggiore.
Anche il sistema di mira è stato dunque cambiato: i personaggi in grado di combattere a distanza potranno ora mirare e sparare come in un classico shooter in terza persona grazie alla pressione dei due grilletti del pad e sarà possibile non solo sfruttare le coperture, ma anche colpire parti del corpo dei nemici differenti per infliggere più danno (se sparerete alla testa gli Storm Trooper, questi perderanno il casco e potrete indossarlo). Per rendere gli scontri più variegati è stato introdotto un sistema di combo: più i nostri attacchi in successione saranno diversificati, più gettoni otterremo. Cambiare modalità di approccio è molto utile in quanto l’intelligenza artificiale è stata migliorata: ora se continueremo ad insistere con una sola tipologia di attacco, i nemici reagiranno di conseguenza e ci contrattaccheranno con più facilità.
Come da tradizione, ne La Saga degli Skywalker è presente la cooperativa in locale (non online) con il secondo giocatore che potrà entrare in partita in qualsiasi momento avviando semplicemente il pad. In questo modo ognuno vestirà i panni di un personaggio diverso in modo tale da risolvere enigmi con più semplicità (in singleplayer occorre invece passare autonomamente da un eroe all’altro in base alle necessità) e, grazie allo split-screen, ognuno sarà libero di muoversi in completa libertà senza ostacolare l’altro.
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è una gioia per gli occhi. Il nuovo motore grafico utilizzato è in grado di offrire un miglior sistema di illuminazione e animazioni molto più dettagliate e spettacolari, così come la resa degli scenari, ora più estesi, popolosi e ricchi di dettagli in grado di stupire l’appassionato più hardcore. Impeccabile l’audio di gioco, con le tracce della colonna sonora e i suoni tratti dai film; è presente anche il doppiaggio in lingua italiana di buon livello (i doppiatori non sono quelli originali), ma se vorrete aumentare il divertimento è possibile sostituirlo nelle impostazioni con i versi caratteristici dei primissimi giochi della serie LEGO.
Rimangono però alcuni bug e glitch che ci portiamo appresso praticamente da sempre: ci è capitato ad esempio che alcuni nemici diventassero invulnerabili di punto in bianco impedendoci di avanzare nel livello e costringendoci a riavviare, oppure di rimanere incastrati in qualche ambiente dello scenario, o che il framerate si abbassasse nelle situazioni più concitate in cui fossero presenti tantissimi mattoncini a schermo durante le fasi di distruzione. Insomma, nulla che impedisca la giocabilità del titolo, ma dispiace che dopo tutti questi anni non siano stati risolti.
LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è una lettera d’amore a tutti gli amanti di Guerre Stellari: il citazionismo estremo e la cura per i dettagli maniacale, il tutto arricchito dalla freschezza dell’umorismo targato LEGO, rendono il gioco perfetto per ogni appassionato della “Galassia lontana lontana”. Certo, il livello di difficoltà è praticamente assente come in ogni capitolo del franchise, tuttavia le piccole – ma significative – modifiche al gameplay sono in grado di aggiungere quel pizzico di varietà e dinamicità all’esperienza e che ci auguriamo che siano solamente il punto di partenza per l’evoluzione del brand. Non c’è bisogno di muovere le mani in modo strano e fare trucchi mentali jedi. “Questo è il videogioco di Star Wars che state cercando!”.
Il Buono
- Citazionismo e cura per i dettagli maniacale
- Tantissime ore di divertimento, soprattutto per i completisti
- Cooperativa in locale
Il Cattivo
- Alcuni bug e glitch storici rimangono