Pikmin, all'attacco!
[Scheda del Gioco]
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Gametrailers.com - Pikmin - Japanese Overview
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Nel corso del 2008 diverse sono state le accuse lanciate alla Nintendo, responsabile secondo alcuni di spingere poco sulla produzione di titoli per harcore gamers; altre accuse sono poi arrivate successivamente all’annuncio dei titoli New Play Control, ovvero titoli usciti per Gamecube riproposti per Wii con l’aggiunta di migliorie e controlli adattati alle particolari caratteristiche del Wiimote. Personalmente non vedo dove stia il problema, anzi la trovo una mossa geniale, sia perché a causa delle basse vendite del Gamecube in pochi poterono gustarsi questi titoli, sia perché i controlli del Wii si adattano alla perfezione migliorando così l’esperienza di gioco. Se poi aggiungiamo che sono venduti a prezzo ridotto, è facile rendersi conto come questi siano pezzi immancabili nella collezione di un videogiocatore che si rispetti!
Uscito nel 2002, e ideato dal sommo Shigeru Miyamoto in persona, Pikmin si è presto rivelato un IP vincente; vuoi per la simpatia che fin da subito suscitano quei teneri esserini, o per una colonna sonora e una grafica piacevolissimi, Pikmin ricevette complimenti da ogni dove, tanto da portare alla produzione di un seguito (anch’esso uscirà in versione New Play Control), e al terzo capitolo della serie che al momento è ancora in lavorazione.
Se volessimo far rientrare Pikmin in un genere specifico di videogame, quello che più gli si avvicina è quello degli strategici in tempo reale, ma sarebbe errato non avvicinarlo anche alla categoria dei puzzle game, così come a quello degli adventure; insomma, Pikmin è davvero unico nel suo genere e forse è proprio questo che ha reso il titolo così ben visto agli occhi della critica.
Nel gioco impersonerete Olimar, minuscolo capitano della Dolphin, nave spaziale al servizio della Hocotate Trasporti, che a seguito dello scontro con un meteorite durante uno dei suoi viaggi intergalattici, è costretto ad un atterraggio di fortuna su un misterioso pianeta. Una volta sceso a terra, con l’astronave malridotta, Olimar si scontra con la dura realtà: le scorte di aria respirabile dureranno per appena 30 giorni, e l’aria del pianeta in cui è atterrato è composta in buona parte da ossigeno, gas che per gli abitanti del pianeta Hocotate è altamente tossico! Cosa fare?
Non rimane così che tentare di riparare l’astronave raccogliendo i pezzi disseminati sul terreno, un’impresa quasi impossibile da realizzare da soli, soprattutto se si è più bassi di un filo d’erba! Ma ecco che, sceso dalla sua malconcia astronave, Olimar farà conoscenza con alcune strane creature a metà tra il mondo vegetale ed animale che seguono esattamente ciò che chiede loro di fare; sarà lo stesso Olimar a battezzare gli esseri con il nome di Pikmin.
Comincia così l’avventura di Olimar e dei suoi nuovi amici, i Pikmin, che nel corso dell’avventura imparerà a conoscere sempre meglio, riuscendo così ad utilizzare a proprio vantaggio le loro differenti caratteristiche. Olimar farà conoscenza con 3 differenti specie di Pikmin: quelli rossi sono i più combattivi e riescono a resistere al fuoco senza problemi; poi abbiamo i Pikmin blu, gli unici che possono andare in acqua senza affogare, e infine i Pikmin gialli i quali essendo più leggeri degli altri, possono essere lanciati più in alto; Inoltre questi ultimi sono gli unici capaci di raccogliere e utilizzare le pericolose rocce bomba.
Come detto in precedenza, l’avventura di Olimar durerà 30 giornate, ognuna delle quali avrà una durata di circa 20 minuti; durante questo periodo dovrete essere capaci di rinfoltire le vostre schiere di Pikmin, recuperare i pezzi dell’astronave e contemporaneamente tenere sempre gli occhi bene aperti! Il pianeta sul quale è atterrato Olimar é infatti abitato da tante diverse creature ghiotte dei poveri Pikmin, che saranno sempre in pericolo se non verranno guidati al meglio.
Se dovesse capitare di perdere alcuni dei vostri nuovi amici, mangiati da creature come i Coleti, schiacciati da Ranuche Idropiche o bruciati da Eruptor Ignei, non temete! Potrete rinfoltire le vostre fila comandando ai Pikmin di portare i corpi senza vita dei nemici sconfitti, o i tanti gettoni che troverete sparsi per il mondo, nelle Cipolle…si, le Cipolle! Ok, non sono vere e proprie Cipolle, ma è ciò a cui più somigliano questi strani vegetali nei quali i Pikmin, alla fine della giornata, dovranno essere condotti per non essere predati dagli animali selvatici. La funzione delle Cipolle, una per ogni specie di Pikmin, è quindi duplice: dimora, potendo contenere fino a 999 Pikmin, e una sorta di nursery in cui farne nascere nuovi. Se ad esempio lancerete 5 Pikmin rossi verso un gettone rosso con il numero 5 stampato sopra (il numero equivale al quantitativo minimo di Pikmin che serviranno a trasportarlo, ne esistono anche di molto più grandi), essi automaticamente inizieranno a portare il gettone verso la loro cipolla; una volta arrivati a destinazione la cipolla risucchierà il gettone e lascerà cadere due semini che si andranno a conficcare nel terreno circostante. Dopo qualche secondo vedrete spuntare due foglioline…i Pikmin sono nati! Basterà adesso tirare fuori i due Pikmin per renderli attivi. Considerate però che se decideste di lasciarli sotto terra, dopo qualche minuto vedrete le foglioline tramutarsi prima in bocciolo e successivamente in fiore, caratteristiche che aumenteranno la velocità e la forza dei vostri Pikmin; inoltre lasciandoli nel terreno eviterete che di notte vengano mangiati dai predatori, cosa che invece non accadrà ai Pikmin che malauguratamente avrete lasciato soli nell’area di gioco.
Se siete intenzionati a recuperare tutti i pezzi dell’astronave - una volta trovato un pezzo basterà indirizzare i Pikmin verso di esso per farlo trasportare automaticamente verso la vostra astronave - nel corso del gioco vi troverete a risolvere diversi enigmi che metteranno a dura prova la vostra materia grigia ed esalteranno le vostre doti strategiche: a causa del ridotto tempo a disposizione vi ritroverete a dover suddividere la vostra squadra di Pikmin in gruppi più piccoli in maniera tale da svolgere più compiti contemporaneamente: costruire ponti, abbattere ostacoli, combattere con i nemici e fare in modo che i Pikmin impegnati a trasportare carcasse, gettoni o pezzi di astronave possano arrivare a destinazione sani e salvi! A volte capiterà di imbattersi in quelli che possiamo definire Boss di fine livello, anche se in realtà non vi sono dei veri e propri livelli, ma piuttosto aree che si potranno man mano raggiungere raccogliendo i vari pezzi di astronave. Con l’avanzare del gioco sarete inoltre “costretti” a ritornare in aree già visitate, in modo tale da accedere a zone precedentemente inaccessibili.
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Ma quali sono le novità rispetto alla versione Gamecube? Quella di sicuro più evidente è legata ai controlli: Grazie al Wiimote e Nunchuk, la già ottima giocabilità data dal pad del Gamecube diventa ancor più intuitiva e precisa. Per lanciare i Pikmin in un determinato punto, o per richiamarli con un fischio in modo da attivarli e farsi così seguire, basterà puntare il Wiimote verso lo schermo e premere rispettivamente A e B. Premendo ripetutamente il tasto A lancerete tutti i Pikmin di cui disponete, senza tenere conto del diverso colore, ma se vorreste lanciarne uno di un colore specifico, allora dovrete tenere premuto i tasto A e contemporaneamente premere il tasto B fino a selezionare il Pikmin desiderato; per muovere solo i Pikmin in una determinata direzione si dovrà premere la croce direzionale verso il basso e tenendola premuta muovere il puntatore del Wiimote verso il punto desiderato. Il Nunchuk sarà utilizzato per muovere Olimar, mentre il tasto C servirà a “rompere le righe” e far radunare i Pikmin in base al colore.
Una delle critiche mosse a Pikmin riguardava il rischio di arrivare al 30° giorno senza aver recuperato tutti i pezzi dell’astronave utili per tornare ad Hocotate, terminando così il gioco con un bel game over; nella versione Wii questo problema è stato risolto: in qualsiasi istante potrete rigiocare una qualsiasi delle giornate precedenti (e non solo il giorno prima), riprendendo così il gioco dal punto in cui pensate di aver sbagliato.
L’ultima novità riguarda invece il supporto del 16:9, formato che oramai sta diventando lo standard minimo, e che quindi non poteva mancare in questa seconda edizione del gioco.
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Valutare a livello tecnico un gioco uscito nel 2002, comparandolo ai giochi di oggi, non sarebbe pienamente corretto, eppure nonostante gli anni, il ridotto numero di poligoni e alcune texture poco definite, Pikmin rimane pienamente godibile sia sul piano della grafica – la cura nel dettaglio dei livelli che rende realistica la sensazione di trovarsi a vagare in un sottobosco, il design utilizzato per i Pikmin e i vari nemici particolarmente ispirato – che dal punto di vista dell’audio: come non innamorarsi delle tenere vocine dei Pikmin?
Dal punto di vista della giocabilità siamo ai massimi livelli, grazie anche all’utilizzo del Wiimote, rivelatosi perfetto per questo gioco, e alla cura riservata al design delle diverse aree. L’unico appunto che si potrebbe muovere a Pikmin è forse quello della longevità, visto che una volta completato il gioco (circa 10 ore), l’unico motivo che potrebbe spingere a rigiocare Pikmin è quello della modalità Sfida, consistente nel produrre ogni giorno quanti più Pikmin possibile.
Se non avete avuto il piacere di conoscere i Pikmin, non fatevi assolutamente scappare questa occasione! Non solo il titolo è divertente da giocare e da vedere, ma è anche uno dei titoli dell’inimitabile Miyamoto, uno dei pochi Maestri del videogame che senza l’utilizzo di sangue o violenza, elementi al giorno d’oggi quasi necessari per far vendere un gioco, riesce a rendere un gioco un vero capolavoro: la colonna sonora, le ombre della foresta che si muovono sul terreno, la cura per i dettagli, le tenere vocine dei Pikmin e le loro urla quando vengono uccisi, vederli sgranchirsi mentre attendono che gli diate un ordine, il diario che Olimar scrive alla fine di ogni giornata, sono tanti dei piccoli dettagli che contribuiscono a instaurare un rapporto tale con il gioco, che spesso e volentieri vi troverete a dispiacervi se anche solo uno dei vostri Pikmin dovesse rimanere ucciso…senza poi parlare del finale del gioco che potrebbe anche strapparvi una lacrimuccia. Se qualcuno si stesse chiedendo in cosa consistesse la tanto decantata “Nintendo Difference”, eccola qui in uno dei suoi massimi livelli!
Quello detto fino ad ora sul gioco riguarda coloro che non hanno mai potuto giocare con la versione Gamecube: mi viene infatti difficile consigliare il titolo a coloro che già lo avessero, poichè la quantità di nuovi elementi non è tale da giustificarne l’acquisto…a meno che non siate collezionisti! A questo proposito, come ultima chicca, sappiate che la cover del gioco è double face! Sfilandola troverete dall’altro lato la cover originale della versione Gamecube.