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Le intenzioni da parte di Milestone di far breccia nei cuori di tutti gli appassionati delle due ruote si fa strada già dal menù iniziale: sullo sfondo compariranno scorci di paddock, i piloti, le moto , le immancabili bellezze locali e la "nostra" Alfa Romeo MiTo.
Senza distrarci troppo dallo scopo principale, grazie a questo intrigante menù potremo selezionare le varie modalità offerte dal titolo: Gara veloce, Allenamento, Weekend di gara, Campionato e Sfide. Le prime quattro, ovviamente, si commentano da sole, passiamo quindi a descrivere l'ultima. Come suggerisce il nome, saremo chiamati a completare alcuni obiettivi ben specifici che si discostano molto dalla classica vittoria di una gara: ci verrà richiesto ad esempio di arrivare la traguardo entro un certo tempo limite o di compiere un certo numero di acrobazie quali derapate, impennate e burnout. Oltre a questo avremo la possibilità di rivivere alcuni scenari del passato dove troveranno spazio alcune situazioni realmente accadute nella storia del campionato Superbike.
Come già detto in precedenza, SBK '09 si prefigge l'obiettivo di ottenere lo stesso successo raggiunto all'epoca con l'edizione 2001. Per questo motivo gli sviluppatori non hanno lasciato nulla al caso, a partire dai 13 tracciati su cui sfrecceranno i nostri amati bolidi a due ruote.
Basti pensare che Milestone ha collaborato a stretto contatto con le società che gestiscono gli impianti in modo da garantire una riproduzione realistica dei tracciati. Purtroppo segnaliamo la mancanza del circuito del Nürburgring, per il quale gli sviluppatori non hanno ricevuto alcun tipo di supporto.
Altri dettagli seppur marginali riguardano l'implementazione di un sistema che riproduce l'accumulo di sporco sulle tute dei piloti ed una rappresentazione più accurata dei danni riportati dalle moto in seguito ad una caduta, notoriamente migliorata rispetto ai precedenti episodi.
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La caratteristica principale di SBK '09 è senza dubbio la sua predisposizione per la simulazione pura, il che potrebbe rendere ostico l'approccio al gioco per i piloti meno esperti. Anche stavolta gli sviluppatori ci vengono incontro offrendo una vasta scelta di impostazioni completamente personalizzabili, grazie alle quali possiamo ricreare lo stile di guida che più ci aggrada: si comincia dal livello di difficoltà Arcade, passando poi rispettivamente per i livelli Avanzato e Simulazione, fino ad arrivare alla croce e delizia dei piloti più esperti, il livello Estremo.
Se nei primi due sarà quasi impossibile cadere dalla moto, negli altri due dovremmo porre particolare attenzione lungo tutto l'arco del weekend di gara: entrare in curva troppo pinzati oppure dare gas con troppa foga mentre si è ancora in piega porterà inevitabilmente ad una macedonia di pelle (della tuta), asfalto e fibra di carbonio, costringendoci al ritiro.
Nel caso in cui passare da un livello all'altro generasse un "gap" troppo elevato, potremo agire sulle singole impostazioni (ce ne sono ben 19) per creare il nostro livello di difficoltà personalizzato. Meglio di così...!!!
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Una delle introduzioni più interessanti di questa edizione 2009 riguarda l'ingegnere di pista. Questo ci fornirà una descrizione del tracciato accompagnata da alcuni consigli per affrontare i punti più difficili della pista. Ma parliamo della componente più interessante: l'ingegnere ci farà alcune domande riguardo alla guidabilità del mezzo ed, in base alle nostre risposte, andrà ad apportare delle modifiche al setup della moto.
Ovviamente, per la gioia degli amanti della meccanica, tutte le modifiche all'assetto possono essere effettuate senza l'ausilio dell'ingegnere di pista. Quest'ultimo risulta però un valido aiuto per chi non sa districarsi tra regolazioni di ammortizzatori, geometrie di sterzo, rapporti del cambio, ecc, commissionando il "lavoro sporco" ai complessi algoritmi realizzati dai ragazzi di Milestone.
Sia che vi impegniate in prima persona sia che vi affidiate all'ingegnere di pista, le regolazioni dei parametri avranno un riscontro evidente una volta scesi in pista, anche se, a conti fatti, la ricerca del setting perfetto risulta fondamentale soltanto ai livelli di difficoltà più elevati.
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