Alex Mercer, Arma di distruzione di massa
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[Scheda del Gioco X360]
[Scheda del Gioco PS3]
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Siete Alex Mercer. La vostra memoria è scomparsa, l'isola di Manhattan è in quarantena per il dilagare di un temibile virus che trasforma le persone in mostri violenti, la più sanguinosa organizzazione statale vi sta cercando per riavere il vostro corpo e avete poteri inimmaginabili di cui nemmeno voi comprendete la piena grandezza. Voi siete il prototipo, la malattia e la cura...
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Prototype, per chi negli ultimi mesi avesse dormito sotto a un sasso (e si fosse stranamente svegliato spalmato sul pavimento), è un gioco single player-sandbox, in cui vestirete i panni di un giovane di nome Alex Mercer, dotato di poteri devastanti ed assolutamente ignaro di come abbia fatto ad ottenerli, ne di cosa sia il suo passato. Tutto ciò che inizialmente ricorderete sarà soltanto di essere morti e di esservi risvegliati diversi, ricercati dai Blackwatch ma incredibilmente resistenti ai proiettili.
Una volta presi i comandi di Alex Mercer avrete un'intera città da visitare. Inizialmente le vostre abilità saranno limitate a una super velocità (sarete in grado anche di salire verticalmente sui palazzi), a dei grandi salti, alla possibilità di sollevare e scaraventare pressochè tutto e a dei dolorosi pugni, ma proseguendo con la storia, uccidendo nemici e impegnandosi in diverse missioni otterrete punti esperienza in grado di sbloccare un numero enorme di potenziamenti, che vanno dal saltare e correre più veloce al trasformare le vostre braccia in taglienti lame.
Alcuni potenziamenti saranno necessari per prendere parte alle missioni, alcuni li otterrete automaticamente dopo aver soddisfatto alcune condizioni, ma solitamente le mosse più devastanti andranno acquistate con i punti esperienza, di cui fortunatamente il gioco non sarà avaro nel caso vogliate spargere un po' di violenza in giro. Ma oltre a poteri "fisici", Alex potrà anche prendere possesso delle armi nemiche e di alcuni veicoli (soddisfatte alcune condizioni).
Uno dei primi poteri con cui avrete a che fare sarà quello dell'assorbimento. Sia che si tratti di nemici che di innocenti passanti, potrete "cibarvene", prendere le loro sembianze e ricaricare la vostra energia con la vita altrui. Questa volta Alex Mercer non è un eroe, non è assolutamente un buono e le sue azioni non si baseranno su nessun sistema di karma, quindi avrete pochi rimorsi "videoludici" nel recuperare energia a discapito di qualche povero passante o uccidendone qualcuno nel mezzo di uno scontro tra voi ed un carroarmato.
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La Manhattan di Prototype è una visione un po' spidermaniana della città, realistica ma con un look cartoonesco e sin da subito avrete la possibilità di esplorarla liberamente (niente limiti alla GTA insomma). Visto che vi muoverete prevalentemente sulle vostre veloci gambe, ci saranno diversi potenziamenti molto utili che vi aiuteranno durante gli spostamenti, dall'aumentare velocità e salti alla possibilità di scattare in volo e planare lontano.
La città sarà abbastanza viva, piena di auto, persone e nemici, che aumenteranno col progredire dei giorni e dell'infezione. La sfida che vi ritroverete ad affrontare è degna di nota già a difficoltà normale, con nemici particolarmente aggressivi che vi attaccheranno in massa e faranno di tutto per farvi fuori. È presente un piccolo elemento stealth dato dalla possibilità di prendere le sembianze di chiunque consumiate che vi permette di passare inosservati o di infiltrarvi in postazioni nemiche senza dare troppo nell'occhio.
Molti elementi "fissi" della città saranno distruttibili, come lampioni, alberi e motori dell'aria condizionata presenti sui tetti, ma per la gran parte la città resterà impassibile dinanzi al vostro incedere. Non si raggiunge la distruttibilità di un Crackdown (dal quale il gioco pare prendere molta ispirazione) quindi, ma il divertimento non viene intaccato ed è una scelta in effetti comprensibile per il gameplay, già condivisa dalla maggior parte dei titoli sandbox esistenti ad oggi.
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Le missioni che vi ritroverete ad affrontare in Prototype saranno molto classiche ed andranno dal "raggiungi questo posto" al "distruggi tutti i nemici" e serviranno prevalentemente per riuscire a sciogliere i nodi della storia. Questi nodi non sono soltanto un modo di dire, ma saranno veri e propri nodi cerebrali che apprenderete dalle persone che consumerete, giungendo nei loro pensieri e prendendone possesso. Una volta assimilata una persona, essa rivelerà la presenza di altre e così via. In questo modo vi sarà raccontata la storia di Alex Mercer, senza bisogno di un narratore onnisciente.
Oltre le missioni della storia, ci saranno diverse sottomissioni consistenti in prove d'abilità, oltre alla possibilità di intrufolarvi nelle basi nemiche per prendere possesso di nuove informazioni e tecniche.
Sarà anche possibile girare per la città alla ricerca delle 250 sfere collezionabili sparse per la città, ma trovarle non sarà affatto semplice data l'assenza di qualcosa che indichi la loro posizione. Oltre alle sfere, potrete anche andare alla ricerca di altri personaggi da consumare per scoprire nuovi dettagli sulla intricata trama del titolo Radical Entertainment.
Di certo un difetto evidente da quanto detto fin ora è la mancanza di varietà nei vostri obiettivi. Se è vero che il gioco non stanca e che le miriadi di mosse di Alex rendono il gioco molto vario, le missioni sono in fin dei conto alquanto standard ed osano poco. Le sottomissioni sono raramente qualcosa di diverso da "prendi le sfere in tot secondi" e, nonostante siano una sfida divertente non portano vera sostanza al gameplay, ne fanno uso dei grandi poteri di cui vi doterete col progredire del gioco.
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Graficamente Prototype fa un buon lavoro, ma è impossibile soprassedere alla monotonia e alla poca personalità degli ambienti. Scordatevi di imparare le strade o ricordarle come può accadare in un GTA, tolti alcuni punti specifici vi sarà difficile riconoscere una strada dall'altra. Anche le persone che vedrete per strada sembreranno una marea di cloni, dimostrando una poca varietà. Il vero problema grafico però è dato dal pop-up e dalla distanza di visione. Finchè si resta a terra il gioco non da' problemi e resta più che godibile anche grazie alle ottime animazioni del personaggio principale che esprimono pienamente la potenza di cui è dotato, ma salendo in superficie noterete i difetti prima descritti. Non è raro che la situazione diventi parecchio caotica in quanto i programmatori non si sono limitati nel mettere quanta più roba possibile su schermo, fortunatamente senza troppe influenze negative sul framerate.
Le musiche di Prototype non sono nulla di eccezionale, di epico o di raffinata composizione, ma svolgono senza dubbio un ottimo ruolo, risultando sempre azzeccate, proprio come gli effetti sonori. Il doppiaggio è invece discreto.
I comandi sono molti ma non è difficile in fondo districarsi ed imparare come comandare il vostro soldato della genetica, padroneggiando tutte le mosse e le abilità che sbloccherete mano a mano. Non vi ritroverete a combattere con il joypad, che si rivelerà un ottimo alleato nella vostra guerra personale.
Il gioco non è molto lungo e potreste finirlo in meno di una decina di ore per quanto riguarda la sola quest principale, ma la durata del gioco può tranquillamente raddoppiare nel momento in cui decidiate di affrontare tutte le missioni secondarie e di dare la caccia ai collezionabili. Una volta finita la storia il gioco non finirà, ma vi permetterà di continuare a spargere terrore e finire le rimanenti sfide.
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Prototype non è un gioco perfetto, eppure coinvolge in modo molto forte grazie alle infinite abilità del protagonista. Il solo poter scegliere tra fingervi un soldato, sfoderare artigli per affettare i nemici o usare un elicottero per seminare terrore è abbastanza per garantire ore di sano divertimento.
La monotonia della città e delle missioni è compensata dalla possibilità di fare sempre cose nuove e di approcciare un po' come si vuole alle diverse situazioni. Prototype è un gioco dalle grandi promesse che delude in una minima parte ma esalta per il resto, accontentando chi cerca un gioco sostanzioso che punti tutto sul divertire il giocatore.
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