Terrore sul tetto del mondo
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[Topic del gioco]
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L’anno che sta per arrivare sembra essere davvero promettente per i core gamers del Wii. Diversi saranno infatti i titoli destinati ad un’utenza adulta e già pratica di videogames, sperando che questo possa bilanciare l’impari lotta tra tali titoli e i tanti party game e simulazioni di giardinaggio e cucina vari.
Questo non potrà che fare bene alla console Nintendo, troppe volte erroneamente spacciata per giocattolo piuttosto che per console con un grande parco di titoli validi.
Riuscirà Cursed Mountain nell’elevare la media dei titoli Wii dedicati ad un pubblico adulto?
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Il numero di survival horror presenti per la console Nintendo si contano sulle dita della mano di Raziel, e l’ uscita di Cursed Mountain, titolo prodotto dalla Deep Silver, non può che rendere felici tutti coloro in attesa di un nuovo IP che possa camminare a braccetto con i vari Resident Evil o Silent Hill.
La storia di Cursed Mountain si svolge nell’altopiano del Tibet, nei pressi del villaggio di Lhando e della vetta sacra che lo sovrasta, il Chomolonzo.
Nel gioco impersonerete Eric Simmons, alpinista di fama mondiale, alla ricerca del fratello minore Frank scomparso durante la scalata della suddetta vetta; compito di Frank era quello di recuperare un antico manufatto per conto di Edward Bennet, altro scalatore che dopo un incidente avvenuto nel tentativo di scalare la “Montagna Maledetta” e nel quale perse una gamba, cercò l’aiuto di Frank.
Quel che i due Occidentali non avevano però tenuto in considerazione erano le leggende, la religione e i riti ai quali gli autoctoni, per lo più povera gente, guide (i famosi Sherpa) e monaci buddhisti, davano molta importanza. Un grave errore, che si rese evidente quando gli spiriti dei morti cominciarono ad attaccare gli abitanti e i monaci che vivevano ai piedi del Chomolonzo.
Nel gioco impareremo pian piano a conoscere tutto ciò che sta dietro la religione più diffusa sull’altopiano Himalayano, il Buddhismo. Conosceremo i riti, i nomi degli dei, i loro poteri e le leggende tramandate dai monaci .
Da sottolineare che tutto ciò corrisponde alla realtà, ed è da considerare come punto a favore del gioco la grande quantità di informazioni di cui veniamo a conoscenza, riguardanti una cultura a noi così lontana e così ottimamente integrata nel gioco.
Ma mettiamo da parte la storia, e veniamo al gioco vero e proprio, visto che preferisco che siate voi a scoprire il resto della storia che, anche se non brilla particolarmente per originalità, grazie alle ambientazioni, alla cura nei dettagli, e all’ottima impronta cinematografica delle cutscenes fatte a mano, credo proprio si possa porre un gradino sopra alle solite scontate trame. Il tutto è reso ancor più interessante dai diversi collezionabili che troveremo sparsi nel gioco e che ci permetteranno di ricostruire il diario di Frank, conoscere gli ultimi momenti di vita degli abitanti, e farci un’idea sempre più approfondita di cosa stia realmente accadendo attorno a noi. Peccato che anche se li raccoglieremo tutti non sarà disponibile nessun contenuto sbloccabile.
In Cursed Mountain partiremo così alla ricerca del nostro fratello scomparso, armati solo di una piccozza che ritroveremo nei primi minuti del gioco. Ciò che ci si parerà innanzi sarà un villaggio desolato e freddo, un luogo nel quale ogni forma di vita sembra essere svanita nel nulla. L’unica cosa che vedremo muoversi saranno le nuvole minacciose e le bandiere poste nei punti sacri; più andremo avanti nel gioco, più tutto si farà sempre più cupo, desolato e la nebbia, la neve e il buio che ci circonderanno, nasconderanno le anime in pena che spesso e volentieri ci attaccheranno. Sottolineo però come saranno rari i casi in cui sobbalzeremo sulla sedia, quindi non aspettatevi un titolo horror alla Project Zero/Fatal Frame.
Grazie ad un monaco conosciuto a Lhando, che ci aiuterà nell’aprire il terzo occhio, saremo capaci di vedere ciò che ai semplici umani non è concesso vedere, e a utilizzare l’energia di antichi manufatti che ci consentirà così di colpire i fantasmi anche dalla distanza. Da notare come nel corso del gioco saranno diversi i manufatti che ritroveremo, e che ci consentiranno di disporre di differenti modalità di fuoco.
Due saranno le possibilità allorquando vi appresterete a finire uno spirito. Potrete continuare a colpirlo con la piccozza facendolo così svanire in una nuvola di fumo, oppure potrete attivare il terzo occhio, e dopo averlo colpito e quindi indebolito, sarete capaci di vedere un simbolo che una volta attivato con il tasto A, farà partire una sorta di esorcismo che oltre a far sparire lo spirito vi ricaricherà anche un po’ di salute.
Quando la vostra salute sarà troppo bassa, potrete sempre curarvi cercando uno dei tanti piccoli santuari presenti lungo i sentieri, villaggi e monasteri e curarvi utilizzando dei bastoncini d’incenso che troverete spesso (forse anche troppo spesso, visto che ho finito il gioco con più di 30 bastoncini!) all’interno di vasi che andranno rotti con la nostra fida piccozza. C’è da aggiungere che purtroppo questi saranno gli unici oggetti che potranno essere rotti nel gioco.
Quel che però salta subito all’occhio fin dai primi minuti di gioco è la lentezza del gioco, in alcuni casi eccessiva. Se cercate un titolo nel quale i combattimenti si susseguono frenetici…lasciate perdere Cursed Mountain. Devo comunque dire che a parte rari momenti in cui si camminava un po’ troppo, la relativa lentezza del gioco mi ha permesso di assaporare al meglio le fantastiche ambientazioni in cui si svolge il gioco
Ritornando a parlare dei combattimenti, possiamo sottolineare uno dei difetti maggiori del gioco. Oltre ad essere impossibilitati nel girarci rapidamente, nonostante spesso saremo attaccati alle spalle, una volta che attiveremo il terzo occhio ed effettueremo il rito per scacciare lo spirito, dovremo effettuare una serie di movimenti con Wiimote e Nunchuk. Se i movimenti laterali saranno sempre velocemente riconosciuti, avremo spesso problemi nel far riconoscere gli altri movimenti (dopo vari tentativi il mio consiglio è quello di tenere Wiimote e Nunchuk vicini al petto e portare il braccio in avanti) cosa che comprometterà la giocabilità e renderà il tutto parecchio frustrante; per fortuna potremo scacciare i fantasmi anche semplicemente continuando a colpirli.
Oltre ai vari fantasmi, alcuni dei quali si limiteranno a camminare lentamente verso di noi, mentre altri ci attaccheranno volando, saranno presenti anche dei Boss da sconfiggere, ovviamente molto più cattivi e difficili da abbattere.
Continuando a parlare di quelli che potrebbero essere i difetti del gioco, citerei anche una eccessiva linearità, ed una libertà d’azione parecchio limitata, visto che anche un semplice rivolo d’acqua non ci consentirà di passare dall’altro lato; così come molte delle porte che troveremo saranno sbarrate, incluse quelle mezze rotte dalle quali si può vedere l’interno, nonostante con la nostra piccozza non avremmo trovato troppe difficoltà nell’abbatterle.
Nonostante questi piccoli difetti, nel complesso Cursed Mountain si rivela un titolo davvero godibile, e che vi farà venire voglia di andare avanti nel gioco. Gli sviluppatori, per non rendere il gameplay troppo monotono, hanno ben pensato di inserire alcune trovate parecchio interessanti, soprattutto negli ultimi livelli del gioco.
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La grafica di Cursed Mountain presenta alti e bassi, ma è indubbio che la qualità complessiva è decisamente buona; ci stupiremo vedendo alcune delle ambientazioni ottimamente realizzate e che grazie alla neve e alla nebbia, ci aiuteranno ad immergerci in un’atmosfera dominata dal freddo e dalla solitudine, mentre storceremo il naso allorquando una texture poco definita ci si parerà innanzi. Aggiungo inoltre le buone animazioni presenti nel gioco: vedremo Eric muoversi differentemente in base alla pendenza del terreno su cui cammina, un tocco di classe presente in pochissimi titoli, se non nessuno.
Atmosfera che non sarebbe stato possibile ricreare senza il comparto audio da applausi. Sentire il vento passare tra i muri delle case abbandonate, ascoltare urla lontane, lamenti, voci e preghiere che si confondono con la bufera, mentre il rumore prodotto dai nostri passi sulla neve rende il tutto ancora più realistico, rende l’esperienza audio di Cursed Mountain , una delle migliori mai provate.
La giocabilità, come accennato precedentemente, è minata da alcuni piccoli problemi che pregiudicano i combattimenti con gli spiriti e rendono il tutto frustrante. Molto positivo invece lo sforzo degli sviluppatori nel cercare diverse soluzioni per variare il gameplay, alcune delle quali parecchio interessanti ma, stranamente, sfruttate stroppo poco.
Riguardo alla longevità di Cursed Mountain, con le sue 12 ore circa di gioco siamo nella media degli altri, ma l'eccessiva semplicità, l’assenza di differenti modalità, di diversi livelli di difficoltà, di un qualsiasi contenuto sbloccabile una volta rinvenuti i diversi scritti e diari vari, fa si che completato il gioco difficilmente lo riprenderete in mano una seconda volta, se non dopo lungo tempo, o durante i periodi più caldi dell’anno nel tentativo di trovare refrigerio mentale tra le vette dell’Himalaya.
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Con Cursed Mountain siamo di fronte al tentativo di lanciare un nuovo IP, originale e con un'ambientazione molto interessante, sulla console che in molti pensano sia la meno adatta ad ospitare generi adulti come quello dei survival horror. La Deep Silver ha scommesso sul Wii, e solo per questo dovrebbe essere osannata. Cursed Mountain risulta un titolo godibile sia per la storia che per l'ambientazione resa in maniera ottima, ma non riesce a raggiungere la vetta, soprattutto a causa di una modalità "combattimento" da rivedere e una bassa longevità. Non resta che sperare che alla Deep Silver siano consci di questi piccoli difetti, ma anche di avere tra le mani un IP che con qualche ritocco potrebbe tranquillamente competere con i survival horror più famosi.
Insomma, un buon debutto per quello che si spera sarà solo il primo di una lunga serie.
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