Dannato Quarrrr... Evelin, io non posso amare. Sono stato maledetto da una tribù di Ninja Gitani! Lo so, io appartenevo a quella tribù di Ninja Gitani ... rrk.
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Nato nell'era Playstation 2, quando si usciva appena da un tunnel di capolavori del platform chiamati Crash e Spyro, Insomniac Games debutta per la prima volta con un simpatico Platform, che mescola sapientemente fasi platform altamente spettacolari, umorismo stellare e un mare di combattimenti in stile FPS all'interno del primo capitolo della saga. Qualche anno più tardi il mitico duo, che per anni ha spadroneggiato su PS2 approda anche su PS3 con la nuova saga Future, di cui A Spasso nel Tempo (ASNT) è l'epilogo. Dopo un capitolo che ha stupito la critica e i fan di tutto il mondo e di un episodio scaricabile di ottima qualità riuscirà ASNT a concludere degnamente una saga che minaccia di separare definitivamente il Lombax dall'irresistibile Robot dai teneri occhi verdi?
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Per quanto il titolo ASNT possa eccitare le menti più fantasiose non iniziate a immaginare fantastici viaggi all'indietro nel tempo per modificare un crudele passato: potrete tornare nel passato solo un paio di volte per modificare leggermente la storia, e mai visiterete il futuro. Clank, infatti, assume il suo ruolo di custode del tempo e per la regola numero uno del Grande Orologio (Centro dell'universo 15 metri più 15 metri meno) che dice: L'orologio non può essere utilizzato come macchina del tempo; ma soprattutto per la regola numero due: Se ti venisse voglia di utilizzare il Grande Orologio come macchina del tempo guarda la regola numero uno; Clank dovrà proteggere il Grande Orologio dai Diabolici piani del Dottor Nefarius, che non vede l'ora di mettere le mani sulla Camera di Orvus (centro dell'Orologio) per poter cambiare la storia e vincere sul Lombax più celebre della storia, inconscio che Cambiare il corso del tempo potrebbe distruggere l'universo. Ratchet, nel frattempo incontra il generale Azimut, che intende riportare indietro il tempo con l'aiuto di Ratchet e rimediare ad un suo errore che ha posto fine alla razza Lombax ...
Come potete vedere la trama, e i successivi sviluppi, diventano ben più maturi del solito. Non discostandosi molto dall'usuale minestra, la storia si rivela molto più profonda, e attraverso Cut-Scenes realmente ben realizzate verrete trasportati nella storia di Ratchet e di Clank. Non manca l'umorismo, marchio di fabbrica della saga, e alcune battute sono realmente esilaranti.
La modalità storia si articola in tre sezioni ben distinte: i livelli di Ratchet, i livelli di Clank e una spece di Free-Roaming spaziale. Sebbene le prime due risultino ben legate da un insano umorismo, l'ultima è slegata dalla trama, ed esiste praticamente per prolungare il vostro girovagare nell'universo; ma andiamo con ordine. La storia alterna principalmente i livelli di Clank e quelli di Ratchet: nei primi sarà possibile acquisire il proprio ruolo di guardiani del tempo risolvendo enigmi che prevedono la pressione contemporanea di pulsanti per aprire le porte ed accedere a nuove aree del Grande Orologio, e sebbene nessuno abbia il dono dell'ubiquità, il guardiano del tempo potrà sfruttare delle piattaforme temporali per registrare delle azioni che si ripeteranno ogni qual volta si registra l'io temporale che esce dalla sala. Molto semplicemente se avete bisogno di uscire da una sala con due piattaforme temporali e il bottone da premere per tenere aperta la porta lontano, vi sarà necessaro avviare la registrazione e salire sul pulsante. Interrompere la registrazione e avviarne una seconda (sull'altra piattaforma temporale) che vi permetterà di uscire mentre il vostro io registrato vi apre la porta. Sembra complicato ma è più semplice a farsi che a dirsi. Questi enigmi, alcuni dei quali abbastanza complessi, ma mai frustranti, sono alternati a fasi platform in cui Clank potrà rallentare il tempo lanciando una crono-bomba, riparare gli oggetti con il proprio crono-scettro e compiere salti tripli e planare con il suo eli-zaino. Inoltre, come scoprirete, il Dottor Nefarius sta mettendo sotto sopra il tempo nell'universo: il guardiano del tempo deve riparare alle distorsioni che si sono venute a creare attraverso dei minigiochi con cui punterete sul modellino di un pianeta su cui si sono verificati problemi temporali e con il cronoscettro riparerete i "buchi", sempre in movimento.
Per quanto riguarda Ratchet, il gameplay è sostanzialmente invariato: si alternano fasi di sparatoria mai troppo difficili a fasi in puro stile platform. Sebbene su questo fronte non vi siano novità eclatanti, dobbiamo dovutamente riportare degli Hover Scarponi (non sono degli aspirapolvere messi ai piedi di ratchet). Questi ultimi, infatti, serviranno per sfrecciare da una parte all'altra degli scenari (nemmeno troppo grandi) per ridurre i tempi "morti", portando la frenesia degli scontri a livelli mai visti prima. Questi ultimi interverranno anche nelle fasi platform, in cui per la maggior parte del tempo si correrà lungo piattaforme più o meno distanti per raggiungere ogni angolo della mappa. I nuovi gadget sono interessanti, nonostante si rivelino più appariscenti che utili, ma non abbastanza da eclissare la nostalgia per quelli del primo capitolo della trilogia Future, ancora insuperati per originalità e divertimento. Dulcis in fundo ci sono le fasi di volo con la fedele Aphelion, che si rivelano il punto debole del gioco: sono fasi per lo più noiose e ripetitive, che si riducono ad un pigia pigia di tasti senza bisogno della minima strategia. Inoltre la possibilità di visitare mini-pianeti è parsa solo un modo come un altro per allungare un po' il brodo. Questi sono esteticamente ripetitivi, e non offrono assolutamente nulla in divertimento. Il giocatore si sentirà frustrato nel vedere le stesse strutture presenti su ogni pianeta dei sistemi presenti nel gioco, poichè il passare da un sistema all'altro (tranne che nei pianeti grandi) crea un senso di ripetitività dovuto ad una scorretta gestione dei potenziamenti dell'aphelion, da un arsenale mediocre e da minigiochi e pianeti uguali dall'inizio alla fine, facendo perdere al giocatore interesse per il gioco. Inoltre, lo spazio descritto in Ratchet & Clank: Armi di Distruzione è piuttosto ripetitivo, tuttaltro che interessante come ha potuto essere la Westland di Fallout 3.
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Dal punto di vista prettamente grafico Ratchet & Clank è appena sufficiente: non solo non riesce a seguire gli standard odierni (texture HD, shaders decenti etc. etc.) ma riesce ad essere inferiore anche ai due capitoli precedenti. Nonostante la pulizia grafica sia pessima, e ci sia un costante e grave effetto di aliasing nelle sezioni di giocato non sono riscondtrabili problemi di pop-up o tearing (viste le minime dimensioni dei livelli). Per il resto la quantità di poligoni a schermo è enorme, visto che spesso ci ritroveremo a combattere contro orde di nemici, tutti ben caratterizzati e dattagliati (ma anche in questo caso inferiori a quelli di Ratchet & Clank: Armi di distruzione) si muovono fluidamente a 60 fps, senza la minima incertezza nonostante le situazioni più concitate. I designer del gioco hanno svolto un lavoro più che buono, ma non eccellente come nelle produzioni precedenti.
Dal punto di vista sonoro gli effetti audio sono perfetti, il doppiaggio in italiano è di buona qualità e le musiche sono eccellenti ed ispirate. Solo alcune frasi mormorate dai nemici potrebbero annoiare alcuni, poichè ripetitive; divertire altri perchè sempre sopra le righe.
Il gameplay, nonostante il pessimo free-roaming spaziale, si mantiene sostanzialmente ottimo e la durata del gioco si attesta (alla modalità più difficile) sulle 8 ore, e considerando che c'è tutto uno spazio (noioso) da visitare le possibilità di rigiocabilità sono alte, visto lo spropositato numero di collezionabili (dalle 21 modifiche ai 10 oloprogetti, dai 40 zoni alle 4 coppe dei tornei, sino ai bolt d'oro).
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PS: La recensione non è finita, l'ho inviata solo poichè non volevo perdere il lavoro. Prego i moderatori di non chiudere la discussione affinchè possa terminarla.