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Discussione: [Recensione PS3 Ut.] Lost Planet 2

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    ps [Recensione PS3 Ut.] Lost Planet 2

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    Gli eventi del nuovo titolo Capcom si svolgono 10 anni dopo il precedente capitolo. In questo sequel i giocatori si ritroveranno nuovamente su E.D.N. III, pianeta la cui natura è stata profondamente cambiata a seguito della feroce guerra tra le truppe NEVEC e gli Akrid; a causa di questo conflitto, le precedenti lande gelide e innevate hanno lasciato spazio a giungle e deserti, infestati dagli Akrid, gli abitanti del pianeta, creature aliene dalle sembianze simili agli insetti terrestri ma ben più grandi e feroci. Questi esseri tenteranno in ogni modo di eliminare la minaccia rappresentata dalle truppe NEVEC, avide di energia termica, la quale scorre all’interno degli Akrid; questa particolare forma di energia permette loro di utilizzare un’avanzata tecnologia in grado di eliminare facilmente gli alieni.
    Tutta la trama si basa sulle continue lotte tra Akrid e soldati NEVEC nelle quali s’intrometteranno i pirati della neve, uomini intenti ad ostacolare i progetti della NEVEC.
    Per i giocatori che si trovano su E.D.N. III per la prima volta risulterà difficile capire fin da subito cosa succede, data la mancanza di una vera e propria sequenza introduttiva in grado di far luce sugli eventi che hanno colpito il pianeta.
    A questo si aggiunge una narrazione molto frammentaria della storia, non più legata ad un singolo personaggio, ma a più gruppi di persone, talvolta di fazioni opposte.
    Il risultato è una trama scialba, caratterizzata da personaggi anonimi, totalmente incapaci di coinvolgere pienamente il giocatore.



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    A un mese circa dall’uscita, Capcom annunciò la presenza nel gioco della skin di Albert Wesker; il titolo però ha ereditato da Resident Evil 5 non solo questo semplice costume, ma anche la grande e criticata legnosità del protagonista Chris Redfield.
    In Lost Planet 2, infatti, i personaggi non sono in grado di cambiare arma e ricaricare in movimento, ma potranno solo,fortunatamente, sparare mentre sono in corsa.
    Questa particolarità obbligherà i giocatori a fermarsi per svolgere queste semplice azioni, subendo pesantemente il fuoco nemico e arrivando,nelle situazioni più critiche e affollate, a morire.
    Anche l’utilizzo del rampino risulta limitato, in quanto ha una risposta non sempre istantanea e non è utilizzabile durante un salto.
    Inoltre è presente un marcato effetto “stun” che può mettere in difficoltà i giocatori più in erba; questo effetto consiste nello stordimento momentaneo del personaggio(in pratica smetterà di sparare o usare l’armonizzatore qualora fosse in uso) a causa dell’incessante fuoco nemico.
    A proposito di armonizzatore, nel gioco sarà disponibile questo dispositivo, azionabile con la semplice pressione di un tasto, in grado di ripristinare velocemente l’energia vitale del personaggio sfruttando l’energia termica a disposizione; il suo funzionamento è tuttavia limitato, per attivarlo bisogna essere necessariamente fermi e fuori dalla traiettoria del fuoco nemico in quanto ne fermerebbe il funzionamento.
    Infine, come per accentuare la legnosità del personaggio, Capcom ha deciso di non implementare alcun sistema di copertura, rendendo particolari situazioni piuttosto ostiche poiché non sempre è presente quel muro o quella roccia in grado di portare un riparo dai colpi nemici.



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    Grazie alla presenza di 4 livelli di difficoltà diversi(facile,normale, difficile ed estremo), Lost Planet 2 è in grado di offrire un ottimo grado di sfida, accentuato, in parte da alcuni elementi già citati sopra(sistema di copertura, effetto “stun”) e in parte dalla particolare struttura della campagna; essa si svolge in episodi(in totale 6) divisi in capitoli, i quali sono a loro volta composti da più missioni.
    Sarà proprio alla fine di questi capitoli che ci sarà permesso di salvare i progressi, cosa preclusa durante o alla fine delle missioni.
    Inoltre durante le suddette missioni non ci sono veri e propri checkpoint, ma delle stazioni dati sparse per la mappa che funzionano come punti di respawn, i quali sono limitati dai punti battaglia; all’inizio di ogni capitolo avremo a disposizione un totale di 3000 punti battaglia i quali possono aumentare di 500 unità per ogni stazione dati catturata e diminuire di 500 unità ad ogni nostra morte e, ovviamente, arrivati a quota 0 è game over(grazie al sopra citato sistema di salvataggio significa rigiocarsi il capitolo per intero).
    Se si affronta il tiolo in split screen, i punti battaglia saranno comuni ai due giocatori, incrementando notevolmente la quantità di game over.
    In ogni caso a breve dovrebbe uscire un patch che andrà a modificare il tutto ma bisogna aspettare per vedere le differenze sostanziali.



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    Alla luce di quanto detto, Lost Planet risulta un titolo decisamente ostico e a tratti frustrante, soprattutto se giocato a difficoltà elevate o in singolo; esso è infatti concepito più come un gioco in cooperativa, la quale è disponibile fino a 4 giocatori online o 2 in split screen.
    Il gioco di squadra diventa quindi la chiave di volta del titolo, in grado di rendere più semplici e divertenti quelle situazioni che in singolo risultano difficili e alla lunga frustranti.
    La fondamentale importanza del gioco di squadra è inoltre evidenziata dalla presenza del fucile a iniezione, arma di base con la quale è possibile trasferire energia termica da giocatore a giocatore, e dei VS a posto multiplo, sui quali,statene certi, i personaggi controllati dall’IA non saliranno mai.
    Ed è proprio sul largo uso di queste vital suit che si fonda il gioco stesso; nel corso del gioco ne troveremo numerosi modelli, armati ognuno a modo proprio, prediligendo l’uso di missili e armi pesanti in alcuni casi, o l’utilizzo di spade laser e armi a distanza ravvicinata in altri.
    Alcuni modelli particolari potranno essere comandati da più giocatori, altri potranno essere fusi tra loro per creare dei VS più potenti.
    Le armi presenti sui VS potranno essere staccate ed utilizzate come se fossero parte del normale equipaggiamento, precludendo però la possibilità di cambiare arma senza abbandonare quella del VS; questo permette anche di assemblare delle vere e proprie armi di guerra, in grado di ribaltare gli esiti delle battaglie sia durante la battaglia che nelle partite in multi.




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    Le nostre azioni, o per meglio dire "imprese", verrano premiate nel corso del gioco attraverso una sorta di trofei in game, chiamati Good Job Awards;
    essi possono essere di bronzo, d'argento o d'oro a seconda dell'impegno necessario per raggiungere l'obiettivo richiesto(ad esempio completare una sezione senza far morire alcuna persona sblocca un premio d'oro, completarla con 10 morti è un bronzo).
    Ottenere questi premi sarà utile ai fini della personalizzazione del personaggio in quanto portano al giocatore un quantitativo maggiore di punti esperienza, necessari ad aumentare il proprio livello e sbloccare di conseguenza skin e armi più potenti.
    Dal menù principale potremo infatti accedere alla schermata di personalizzazione del nostro personaggio, che utilizzeremo per le partite online(ne avremo uno diverso per onguna delle 5 fazioni presenti nel gioco).
    Oltre a modificarne l'aspetto è possibile sostituire l'equipaggiamento di base con armi migliori, ottenibili tramite slot machine:questa "tediosa" applicazione è l'unico modo, oltre a salire di livello o completare il gioco, per ottenere nuove armi e abilità; purtroppo la maggior parte delle volte dalla slot machine otterremo provocazioni o titoli, utili solo a far infuriare gli altri giocatori nel corso delle partite.
    L'uso di questa macchina è però limitato: infatti saranno necessari 2000 crediti per "fare una partita", ottenibili solo durante la campagna raccogliendoil maggior quantitativo possibile di scatole(dei cubi arancioni che lasciano solitamente i boss una volta sconfitti).




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    Come già accennato prima il titolo supporta una modalità cooperativa fino a quattro giocatori, in grado non solo di semplificare alcuni livelli, ma anche di rendere più interessanti le boss fight, punto forte del gioco.
    Nel corso dei vari episodi, oltre ad affrontare soldati e akrid di taglia media, bloccheranno il cammino dei giocatori degli alieni dalla taglia spropositata, simile a quelli dei colossi di "shadow of the colossus"; essi avranno dei punti deboli(delle zone giallio accesso che tendono prima all'arancione e poi al rosso una volta colpiti), fortunatamente facili da indivduare ma, in alcuni casi, non altrettanto facili da colpire.
    In alcune situazioni sarà necessario che tutti i giocatori collabirono, al fine di evitare che l'intera squadra venga falciata dagli enormi akrid.
    Giocheranno un ruolo importante anche in questo caso i VS, a volte utilizzabili da più giocatori, in grado di offrire una potenza di fuoco maggiore e allo stesso tempo un buono scudo dai colpi nemici.



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    Per quanto concerne il multiplayer online, il titolo offre classiche stipulazioni quali il death match o il death match a squadre(qui con il nome di "Eliminazione"); nulla di nuovo se non per la presenza dei VS che vanno a modificare il classico gameplay di queste partite.
    Esiste anche una modalità chiamata "battaglia a fazioni" al cui avvio ci verrà richiesto di schierarci con una delle 5 fazioni presenti; una volta fatta la scelta non si potrà cambiare fazione fino alla fine della settimana, al termine della quale otterremo punti bonus a seconda del numero di partite vinte a favore della propria fazione e della posizione in classifica della fazione stessa.



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    Ultima modifica di Aamon; 17-06-2010 alle 22:18

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