Recensione Dragon's Dogma: Dark Arisen
Ad un anno dall'uscita di Dragon's Dogma, la Capcom, pubblica una riedizione riveduta e corretta del suo Action RPG di punta. Intitolato Dragon's Dogma: Dark Arisen,questa riedizione, rappresenta un corposo update del precedente capitolo. Oltre a limare molti dei problemi che limitavano l'esperienza di gioco del precedente Dragon's Dogma, quest'edizione "Dark Arisen", propone un'area completamente nuova, ricca di zone da esplorare e di oggetti da raccogliere.
Iniziamo subito col dire che il titolo Capcom, è sicuramente stato ispirato dall'ormai famoso Dark Souls di From Software. Ma se da un lato, Dark Souls rappresenta un titolo volutamente harcore, ostico e difficile anche per i videogiocatori più abili, Capcom, con il suo Dragon's Dogma, tenta di far breccia nel cuore di coloro che, pur cercando un ottimo Action RPG di stampo Fantasy classico, non hanno intenzione di affrontare un titolo, sì impegnativo, ma mai troppo frustrante e punitivo. Ovviamente, anche in Dragon's Dogma Dark Arisen, spesso affronteremo avversari ostici e momenti difficili, ma mai nulla di paragonabile a Dark Souls, appunto.
Il gioco si apre con un incipit, al dire il vero, piuttosto confuso. Nei panni di un cavaliere, dovremo affrontare un enorme Drago. Dalle prime informazioni che il gioco ci propina, noi siamo gli unici a poterlo sconfiggere. Siamo infatti l'Arisen, figli di una stirpe, che, da secoli, tenta di estirpare questo male dal mondo. Questa parte, oltre a servire da tutorial sulle meccaniche di base che fanno da sfondo al gameplay, prova anche a stimolare la curiosità del giocatore, nel tentativo di fargli portare a termine l'intera avventura.
Finita questa prima fase, veniamo introdotti a quella che è la trama vera e propria: dopo aver creato il nostro personaggio, attraverso un editor piuttosto ben fatto, con delle ottime opzioni di personalizzazione, vivremo in prima persona la distruzione del nostro villaggio da parte del Drago incontrato nel tutorial. Nel tentativo di proteggere le persone che vi abitano, tenteremo di sconfiggerlo, fallendo miseramente. La possente bestia, adirata dal nostro gesto, ci strapperà il cuore, lasciandoci morenti sulla spiaggia, in mezzo ai corpi straziati dei nostri compaesani.
In realtà, dopo che il Drago ci avrà strappato il cuore, non moriremo. Anzi, rinasceremo, sotto una nuova “forma”, ossia quello dell' Arisen, il prescelto dal destino, per sconfiggere il drago, e per riappropriarci di ciò che ci è stato tolto: il nostro cuore. Questa “rinascita”, però, è in realtà, una maledizione. Il nostro destino è ormai legato indissolubilmente al drago. Per potercene slegare, dovremmo per forza sconfiggerlo. Ma non saremo soli, nel tentativo di uccidere il drago. La nostra nuova condizione di Arisen, ci ha donato un potere immenso, utile alla nostra missione. Come Arisen, potremo infatti interagire con la faglia, nella quale troveremo le cosidette “pedine”: esseri vuoti, quasi privi di una qualsivoglia coscienza, che ci aiuteranno nella nostra avventura.
Come abbiamo visto, la trama, pur partendo in modo piuttosto classico, ha dei presupposti comunque interessanti. Purtroppo, però, il tutto viene raccontato spesso male, in modo raffazzonato e confuso. Spesso, infatti, il gioco ci mostrerà fatti e personaggi, che difficilmente riusciremo a collocare all'interno della trama del gioco. Il tutto sembra poco coerente, ed è un peccato, perché le carte in regola per creare un titolo con una trama di spessore, ci sono tutte. Da questo punto di vista, la sensazione è che Capcom, abbia voluto imitare i grandi RPG occidentali (come Mass Effect o The Witcher, tanto per citarne alcuni), ma provando a creare una trama, che non “stressi” di continuo il giocatore, affidandosi a filmati troppo lunghi e invasivi, che avrebbero potuto spezzare troppo, la normale progressione del gioco.
Ma dove Dragon's Dogma: Dark Arisen brilla, è nel gameplay. Il gioco, riesce sempre a stupire l'utente, incuriosendolo con i suoi luoghi, ricchi di mistero e fascino e spingendolo spesso ad abbandonare la normale prosecuzione della trama, per dedicarsi a lunghi momenti, di mera esplorazione della mappa. I luoghi da esplorare sono molti, e tutti ben costruiti: rocche ormai abbandonate all'incuria ed erose dal tempo, dungeons e caverne, pieni di tesori da non perdere, e di altrettanto pericoli, pronti a stroncare in poco tempo, la nostra vita, e quelle delle nostre fidate pedine. Senza dimenticare le vaste praterie, in cui potremmo imbatterci, tanto in innocui goblin, tanto in bestie rare e mortali la cui ragguardevole stazza riuscirà ad incutere timore, persino agli esploratori più impavidi. Le meccaniche, come detto, sono quelle di un Action GDR di stampo classico, con alcune aggiunte alquanto interessanti.
In primis, il gioco si differenzia da altri titoli simili, per l'uso delle cosiddette “pedine”. Potrete portare con voi, tre pedine per volta. Una, che vi accompagnerà sempre, la creerete voi, e ne potrete definire, oltre l'aspetto, attraverso l'editor, già visto durante la creazione del vostro alter-ego, anche la classe, le abilità e l'equipaggiamento indossato. Le altre due pedine, che potrete cambiare quando volete, vanno reclutate in una zona particolare chiamata “faglia”, la cui presenza sulla mappa è rappresentata da alcune rocce con delle particolari incisioni, poste in luoghi prefissati. Avvicinandosi e toccandole, potrete entrare nella faglia, appunto, e sceglierne due alla volta. Ogni pedina ha una classe (mago, arciere, stregone ecc. ecc.), predefinita, e il suo costo, espresso in “cristalli della faglia”, reperibili uccidendo i nemici o aprendo alcune casse, varia a seconda del loro livello d'abilità. Se uguale o inferiore al vostro, il costo sarà zero, altrimenti, sarà tanto alto quanto il livello della pedina che vorrete reclutare. Le pedine si rivelano spesso utili, se non addirittura fondamentali, per la normale prosecuzione del gioco. Saperle scegliere bene, vi trarrà d'impaccio nei momenti più difficili.
Il reclutamento delle pedine, inoltre, rappresenta anche l'unica modalità online, presente nel gioco. Sempre attraverso la faglia, potrete assoldare pedine messe a disposizione dagli altri giocatori online. Nel caso in cui, avrete in lista amici, persone che hanno acquistato il gioco, potrete assoldare la sua pedina di fiducia, ed utilizzarla nelle vostre partite, evitando di pagare il corrispettivo in “cristalli della faglia”. Non è presente, purtroppo, la possibilità di giocare online con altri giocatori: in un titolo del genere, tale opzione, sarebbe stata un ottima aggiunta.
Altra caratteristica interessante, e che arricchisce in modo inaspettato il gameplay, è la possibilità di afferrare e scalare i nemici, in particolar modo quelli di taglia più grossa. Nonostante all'inizio, questa opzione d'attacco, possa sembrare un inutile spreco di tempo e stamina, si rivelerà, anch'essa fondamentale per abbattere i nemici più ostici, come Chimere, Draghi e Ciclopi, tanto per citarne alcuni del vasto bestiario che incontrerete. Questo perché, aggrappandovi e scalando i nemici, potrete raggiungere determinati punti deboli, che, se colpiti, oltre a far crollare prima il nemico che state affrontando, ne inibiranno determinati poteri. Oltre a questo innegabile vantaggio, alcuni nemici, se colpiti a ripetizione nelle loro aree sensibili, rilasceranno, una volta sconfitti, alcuni oggetti rari, utili per potenziare armi o armature. Senza contare che, in determinati nemici, arrampicarsi è l'unico modo per uccidere il nemico. Una feature interessante, dunque, il cui utilizzo non è da sottovalutare. Oltre a ciò, nel gioco è presente un ciclo giorno/notte, piuttosto ben riuscito. Al calar della notte, i luoghi di Gransys si riempiono di esseri ancora più pericolosi di quelli incontrati nelle ore diurne. Inoltre, è fondamentale l'uso di una lampada ad olio per poter procedere nelle vostre passeggiate notturne: senza non vedrete ad un palmo del vostro naso.
L'unica pecca di un gameplay così ben progettato, è da riscontrarsi nella crescita e nello sviluppo del personaggio e della relativa pedina. Come nel più classico dei GDR, uccidendo nemici, completando quest e sotto-missioni, acquisirete esperienza per potervi potenziare. Andando da alcuni PNG, potrete imparare determinate mosse, poteri e abilità, che vi renderanno, via via, sempre più potenti ed in grado di affrontare le enormi insidie che Gransys nasconde. Purtroppo però, la crescita del personaggio risulta piuttosto chiusa, quasi “blindata”. A differenza della maggioranza di GDR, non potrete, infatti, decidere quali parametri aumentare e vostro piacimento. Ogni volta che avanzerete di livello, dunque, aumenterete in modo automatico le vostre statistiche, che saranno saldamente legate al tipo di classe che avrete scelto. Niente “punti abilità”, dunque, da spendere nella forza, nella resistenza o nella magia, nessun “albero delle abilità”, niente di tutto questo. Gli sviluppatori hanno voluto scremare molto le meccaniche da GDR, forse per avvicinare al gioco anche il pubblico, poco propenso allo sviluppo dei personaggi, tipico di questo genere di giochi. A sopperire una mancanza del genere, ci pensa l'incredibile mole di oggetti che si possono raccogliere e combinare tra di loro, per creare pozioni ed oggetti utili durante i combattimenti. Tali oggetti, possono essere anche venduti ai mercanti, rappresentando un'utile forma di introiti per il giocatore.
Oltre alle missioni della storia, visitando i vari luoghi che il gioco mette a disposizione, troverete alcuni personaggi che vi proporrano una serie di sub-quest, che spesso si intersecano con la trama principale, e tutta una serie di incarichi che, se portati a termine, oltre a far racimolare utile esperienza per il nostro personaggio, daranno accesso, se completate, a oggetti e armi uniche. Gli incarichi si suddividono in tre tipi: missioni di caccia, in cui dovremmo uccidere determinati mostri, missioni di scorta, dove dovremmo scortare un determinato personaggio, in un determinato luogo e missioni di raccolta, in cui ci verrà chiesto di raccogliere un determinato numero di oggetti o di recuperare un oggetto raro. La varietà, dunque, non manca, e il giocatore, difficilmente sarà annoiato nel corso della sua avventura.
Tecnicamente, il titolo Capcom, presenta alti e bassi. Se da una parte troviamo un level design ottimo con scorci paesaggistici interessanti ed evocativi, dall'altra, troviamo una serie di bug che minano l'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori. Spesso vi capiterà di incastrarvi nelle texture di gioco, sopratutto quelle che ricoprono le rocce, o di cadere in “buchi” inesistente, e che vi costringeranno a riavviare la partita. Spesso, se vi avvicinerete ad un albero o ad un muro, vedrete le texture che lo ricoprono, caricarsi con un certo ritardo. Camminando nei boschi, poi, sarà presente un fastidioso fenomeno di pop-up degli elementi di contorno. In alcune boss fight, la telecamera, sopratutto durante gli scontri contro i boss più grandi, non inquadrerà bene l'azione di gioco, impedendovi di capire cosa sta accedendo sullo schermo, aumentando, così, il rischio di incorrere in situazioni di pericolo per voi e le vostre pedine, portandovi, in casi estremi, persino al game over. Da notare che, questa versione, viene venduta con un secondo DVD, in cui è presente un “Pacchetto Texture HD” , da installare in modo opzionale sul disco rigido della console. Tale pacchetto, pur migliorando le prestazioni complessive del motore di gioco, non riesce a risolvere tutte le problematiche che affliggono il comparto tecnico. Oltre al succitato pacchetto di texture, c'è anche la possibilità di installare le voci del doppiaggio originale giapponese. Consigliato, vista l'ottima qualità del doppiaggio nipponico, sopratutto se siete amanti del lingua del Sol Levante.
Chiudiamo con una breve analisi della corposa espansione “Dark Arisen”. Come detto all'inizio della recensione, lo sviluppo di Dragon's Dogma è stato sicuramente influenzato da Dark Souls. Giocando a questa espansione, tale sensazione, ne esce ancora più rafforzata. L'ambientazione che fa da sfondo a “Dark Arisen”, e la misteriosa “Isola di Nerabisso”. Per accedere a questa isola, dovremmo recarci di notte nel porto di Cassardis e parlare con una misteriosa fanciulla di nome Orla. Se decideremo di aiutarla nella sua missione, verremo traghettati istantaneamente sull'isola. Ed è proprio giocando a questa corposa espansione, che si notano le affinità tra il titolo Capcom, e quello From Software: l'isola non è altro che un'enorme dungeon, pieno di mostri inediti e pericolosi. Il livello di sfida proposto, è ben più impegantivo di quello, già abbastanza alto, del gioco base, tanto che il team di sviluppo, ha suggerito di recarsi in questo luogo, solo dopo aver raggiunto il livello 50. Il level design dell'espansione è ottimo: il dungeon è ricco di cunicoli angusti in cui è facile perdersi, illuminati scarsamente da qualche fiaccola appesa al muro. Spesso, troveremo alcuni interruttori o ascensori, volti a collegare le varie parti dell'isola tra di loro. Gli spazi aperti sono pochi, e spesso pieni di nemici difficili da battere. Addirittura avremmo la possibilità di combattere contro La Morte in persona. La leggendaria Mietitrice, oltre ad apparire in modo completamente casuale all'interno del gioco, può ucciderci con pochi colpi, e rappresenta uno dei nemici più ostici mai inseriti in un titolo Capcom. Ma il viaggio nell'isola, oltre a proporci una sfida ardua, sarà, al contempo, ricca di premi da scovare all'intero di questo enorme, e letale, dungeon.
Piccola parentesi per gli amanti di obiettivi e trofei: con una scelta piuttosto discutibile, Capcom non ha inserito nessuno dei premi succitati per il completamento dell'espansione. Dunque, non verranno aggiunti obiettivi o trofei, al vostro profilo, qualora completaste l'espansione “Dark Arisen”.
Concludendo, Dragon's Dogma: Dark Arisen, rappresenta la voglia di Capcom di presentare al pubblico un prodotto capace di rivaleggiare con i grandi titoli che rappresentano il top del genere in questa attuale generazione di console. Nonostante il titolo Capcom, presenti alcuni difetti, tra cui una trama piuttosto blanda e confusa, e un comparto tecnico altalenante, riesce ad imporsi nell'affollato mare degli Action RPG, presentando, una serie di scelte di gameplay interessanti, come l'utilizzo delle pedine, e suscitando nel giocatore una continua curiosità nell'esplorare tanto ricco di missioni da completare, quanto di posti da scoprire giocando.
Comparto Tecnico: 7/10;
Giocabilità: 8/10;
Longevità: 8.5/10;
Voto Finale: 8.0