È un momento propizio per i videogiocatori fan di Harry Potter. Dopo essersi goduti l’anno scorso Hogwarts Legacy, che si è rivelato essere la IP più venduta al mondo nel 2023, Warner Bros ha fatto trapelare anche la possibilità di un sequel, ma non nel prossimo periodo. A colmare questo vuoto, oltre ai costanti aggiornamenti del titolo appena citato, grazie al lavoro di Unbroken Studios è stato rilasciato Harry Potter: Campioni di Quidditch, disponibile sia per PC che per console, anche old gen. Inoltre, è stata annunciata la versione per Nintendo Switch in uscita l’8 Novembre 2024. Il titolo si propone di essere l’erede del pluriventennale Harry Potter e la Coppa del Mondo di Quidditch e di proporre ai fan una versione migliorata del gioco più amato nel regno di Hogwarts. Must have o fan service?

Harry Potter: Campioni di Quidditch è un videogioco sportivo multigiocatore, che offrirà comunque anche la possibilità di effettuare delle partite single player. Dopo un breve filmato ed editor e aver connesso il proprio account WB Games, che vi offrirà la possibilità del crossplay, saremo subito catapultati nella Tana dei Wisley per un breve tutorial introduttivo. La composizione della squadra segue le regole classiche del Quidditch, pertanto sarà composta da un portiere, che dovrà impedire agli avversari di mettere a segno dei punti, i battitori, che hanno il compito di allontanare i bolidi e rispedirli nella metà campo avversaria, i cacciatori, che hanno il compito di portare la pluffa negli anelli avversari, e il cercatore, che ha il compito di catturare il boccino d’oro. Già in questo caso si possono notare alcune difficoltà nella gestione del team. Se il single player permette di utilizzare tutti i ruoli in una partita 6 vs 6, il multiplayer online ridurrà la partita a un 3 vs 3 e la possibilità di utilizzare soltanto due ruoli. Sarà pertanto fondamentale studiare le sinergie tra i vari ruoli e, soprattutto, sceglierli in base alle proprie abilità e stile di gioco.

La Campagna in solitaria è sfiziosa e vi permetterà di affrontare quattro differenti competizioni, la Coppa della Tana dei Weasley, in cui verrete catapultati subito dopo il filmato introduttivo, come detto nel capoverso precedente, la Coppa delle Case di Hogwarts, la Coppa del Torneo Tremaghi e la Coppa del Mondo di Quidditch. In base alla difficoltà e al feeling che il videogiocatore avrà con il titolo, questa può essere portata a termine in qualche ora. Da sottolineare come il titolo sia stato pensato principalmente per la modalità Multiplayer, dove, a parte la possibilità del già citato crossplay, il Team ha già annunciato una roadmap con l’inizio della Stagione 0 e un evento di Halloween, mentre la Stagione 1, che arriverà a dicembre, dovrebbe introdurre il 6 vs 6 online. Inoltre, il supporto continuo al titolo dipenderà, ovviamente, dall’attività e dall’accoglienza della community. Al momento è presente una discreta quantità di contenuti, ma ci auguriamo che in futuro possano esserne rilasciati altri.

Ogni personaggio è personalizzabile nell’editor, così come si potranno utilizzare dei personaggi precaricati o, proseguendo nella storia principale, alcuni volti noti della saga. Rispetto alle regole del Quidditch, non saranno presenti sette giocatori in campo, ma sei, poiché ai tre cacciatori si affiancheranno un portiere, un battitore e un cercatore. Ciascuna classe ha delle abilità principali che potranno essere sbloccate accumulando esperienza, così come sarà importante decidere quale scopa utilizzare in base alle caratteristiche della classe e presenta determinate statistiche che potranno essere migliorate grazie alle Pietre di Luna. Ovviamente, così come per altri giochi sportivi, sarà possibile controllare un solo ruolo per volta, lasciando, quindi, all’IA il compito di gestire gli altri giocatori in campo e questa cosa, nell’economia della gestione tattica, pesa molto più nel Multiplayer rispetto al Single Player, rendendo un po’ più frustante la gestione dei giocatori.

Passando al gameplay, possiamo comprendere la difficoltà di dover ricreare un gioco tanto spettacolare quanto complesso. Se la gestione dei movimenti risulta abbastanza fluida, anche se la derapata con la scopa non sempre è brillante, non si può dire altrettanto nel condurre a pieno l’azione. Il gioco spesso risulta frenetico, con cambi di campo repentini e difficoltà nella difesa. È molto più semplice e intuitivo attaccare e interagire con i propri compagni rispetto al difendersi od orientarsi all’interno del campo di gioco. Il tutto sfocia in una eccessiva ripetitività in single player e nel caos in multiplayer. Differente, invece, se si ha la fortuna di giocare in compagnia o di trovare un team equilibrato che può garantire del sano divertimento. Sicuramente l’acquisizione di skill ed esperienza di gioco aiutano ad essere padroni del campo e non cadere nella frustrazione della sconfitta.

Dal punto di vista tecnico, invece, il gioco risulta altamente godibile. Azzeccata la scelta dello stile simil cel shading che da un tocco di originalità al titolo. Su PC la resa grafica e di livello per essere un gioco sportivo multiplayer online. Non abbiamo notato cali di frame o altri vizi grafici in entrambe le modalità. Poca scelta nella personalizzazione dei personaggi, ma anche le divise e gli elementi di gioco riescono a riprodurre ottimamente la magia di Hogwarts. Il sonoro è di buon livello, anche se per un titolo del genere la cura di questi dettagli può essere secondaria. La colonna sonora, invece, è ispirata e apprezzata soprattutto dai fan.

Il team di Unbroken Studios ha avuto l’arduo compito di dover trasferire lo sport del Quidditch all’interno di un videogioco. Il compito non è stato semplice e il rischio di creare un titolo per puro fan service è stato elevato. Nonostante una limitazione nelle modalità di gioco online e nella personalizzazione dei personaggi, con la promessa, comunque, di un supporto e aggiornamento continuo, Harry Potter: Campioni di Quidditch offre spunti interessanti. Il gameplay è godibile, anche se vanno limati alcuni dettagli che lo possono rendere caotico e ripetitivo. Tecnicamente, invece, nulla da recriminare. La modalità single player offre una discreta quantità di ore di divertimento. Per il prezzo contenuto e per quello che offrirà nelle stagioni a seguire, probabilmente è un must have per i fan dell’opera di J.K Rowing.

Scritto da: Christian Giordano

Christian Giordano è un geek proveniente dal tacco d'Italia, che vive per passioni e per passione e studia Medicina. Nato con il NES come cuscino, tra le bucoliche foreste di Zelda e gli interrogativi brick di Mario, è stato forgiato con due braccia e due pad per poter giocare, testare, vivere qualsiasi genere di avventura il mondo videoludico gli palesi sul vetro della sua console, portatile o non, dalla Nintendo alla Sony, con tutte le sfumature che il mercato propone. Cresciuto con il mito de Il Piccolo Grande Mago dei Videogames, è un giocatore eclettico e un collezionista che sa scovare in ogni angolo del globo anche il game meno idolatrato per gustarne e vagliarne le qualità di persona. Piacevoli distrazioni al suo lavoro sono il Calcio, la Musica e i Motori, nonché la sua musa ispiratrice con la sua somma pazienza.