Con il lancio di PS4 e Xbox One è stato facile dimenticare che l’ultima generazione di console è iniziata nel Novembre 2012 con un vero e proprio disastro. Il lancio della Nintendo Wii U aveva prodotto un rispettabile dato di vendite, con 400.000 unità piazzate negli Stati Uniti, ma è stato subito chiaro che ci sono state delle differenze evidenti rispetto alla Wii.
Tuttavia le vendite sono scese ad un anemico 57.000, scatenando una catena di previsioni e guadagni al di sotto delle aspettative che stanno mandando in crisi la casa di Kyoto. La società ha dichiarato che le vendite di Wii U a Marzo saranno circa un quarto rispetto alle aspettative iniziali.
Ma i problemi di Nintendo non finiscono qui. Anche l’inattaccabile 3DS è in caduta libera. Anziché i 18 milioni di unità previste, sarà venduto circa un terzo in meno. Questi risultati sono in calo rispetto allo scorso anno e anche i videogiochi hanno subito un calo di vendite del 15 %. Si pensa che questa crisi sia dovuta all’effetto degli smartphone.
Per comprendere al meglio queste cifre, analizziamo alcuni dati.
Nintendo aveva previsto di vendere 9 milioni di unità, ma entro Marzo riuscirà a vendere circa 2,8 milioni di unità. PS4 ha venduto 4,2 milioni di unità al suo lancio, mentre Xbox One circa 3 milioni, nonostante entrambi abbiano un costo maggiore. Inoltre, le due console non dispongono di una vasta scelta di titoli come Wii U.
Con l’uscita di The Legend of Zelda: the Wind Waker HD, le vendite sono fortemente aumentate, ma non ha permesso alla casa di Kyoto di raggiungere le aspettative dei 9 milioni di unità. 2,8 milioni in dodici mesi, vuol dire un calo del 20 % rispetto al periodo tra il lancio dello scorso anno e la chiusura dell’esercizio fiscale precedente, cioè un totale di circa 6 mesi. Ed è chiaro che il taglio di $ 50 non è stato sufficiente a garantire grosse le vendite durante il periodo natalizio.
In sostanza, a questo punto, Nintendo sarebbe fortunata ad abbinare questi dati di vendita a quelli del prossimo anno, sperando che la console abbandoni lo status attuale. E’ questa la strada che intraprenderà Nintendo per evitare quanto già successo con il Gamecube. La differenza tra allora e adesso, però, è che il mercato portatile non era sotto assedio da parte di iPhone, iPad e dispositivi Android sul mercato.
L’ormai decenne DS ha venduto più di 150 milioni di unità e ancora riesce a garantire dei rispettabili 10 milioni nell’anno fiscale. Ma ci si aspettava che il nuovo 3DS sarebbe cresciuto quasi il doppio rispetto all’anno passato, tuttavia porterà “solo” 13,5 milioni. Insieme, dunque, frutteranno alla Nintendo 24 milioni, motivo per cui Nintendo non scomparirà dall’oggi al domani, Ma rispetto alle vendite degli smartphone, tutto ciò crea un certo rumore statistico. Più di 200 milioni di tablet e un bilione di smartphone sono stati venduti nel 2013 e molti di essi sono tra le mani di bambini che usavano il DS.
Satoru Iwata ritiene che la lotta della società Nintendo debba arrivare dai consumatori che ancora non hanno bambini “Fan Nintendo, per qualsiasi motivo, non fate figli fan della Microsoft, perché sempre meno Fan della Nintendo nascono ogni anno” diceva ad Ottobre “Questo è il motivo per cui sto incoraggiando le persone che acquistano prodotti Nintendo ad iniziare ad avere figli prima possibile”.
E‘ difficile dire se tutto ciò possa essere preso sul serio, ma la situazione di Nintendo è alquanto drammatica. Una miriade di giovani negli Stati Uniti ottengono facilmente dalla propria famiglia un iPod Touch o iPad. E questo dispositivo può riprodurre non solo i giochi Nintendo, ma anche video 1000 volte meglio. Con il 42 % circa di possessori di smarphone e iPhone, il centro di gravità si è spostato lontano dal mondo Nintendo, e sembra improbabile tornare indietro.
Per adesso la società ha resistito a molte chiamate per portare alcune esclusive su altre piattaforme, strategia perseguita dalla rivale Sega quando abbandonò il mercato delle console. Se tale mossa potesse salvare Nintendo o meno è certamente un dibattito aperto. Mario, Donkey Kong e Zelda sarebbero senza dubbio popolari su Android e iOS, ma il modello di mercato per questi giochi da $ 1,99, come Candy Crush Saga, è certamente differente e adattare i giochi a questi dispositivi non è un’impresa facile.
Ciò che è chiaro, infine, è che l’incremento di vendite del Wii U (in Italia è reperibile il Premium Pack in molte catene già a € 199 n.d.r.) e del 3DS non sarà incrementato senza un ulteriore taglio di prezzi. Dato che Nintendo prevede attualmente un calo delle vendite del 36 % e profitti più bassi del 94 % di quanto sperato, questo taglio dei prezzi potrebbe essere vantaggioso da un punto di vista finanziario.
E’ importante trovare una soluzione miracolosa per salvare quello che una volta era il videogame più amato di tutti dall’oblio. E capire cosa potrebbe rappresentare ora è un’impresa molto difficile.
News scritta da Christi90





