In una giornata invernale come un’altra ci siamo trovati negli studi milanesi della Halifax per provare la versione più completa e aggiornata di Dead or Alive 5: Last Round. In attesa dell’uscita dell’attesissimo sesto capitolo della serie, l’occasione di provare questa versione remastered è assai ghiotta e devo dire che non mi è affatto dispiaciuta, anzi…
Le basi su cui poggia questa serie ormai sono solide, negli anni gli sviluppatori sono riusciti a dare una impronta ben precisa al gameplay, tecnico e bilanciato al punto giusto. Una scelta azzeccata che mira principalmente ad un pubblico meno casual ma più legato a questo genere di picchiaduro tridimensionale.
Nella versione Last Round troveremo molte migliorie nel comparto tecnico e qualche aggiunta contenutistica interessante, a discapito di una Campagna sottotono che purtroppo non è stata per nulla rivisitata. Sicuramente la selezione dei migliori 300 DLC non bastava per rendere questo titolo appetibile a tutti, così gli sviluppatori hanno creato due nuovi personaggi e due arene di combattimento ad hoc: una giovane studentessa di nome Honoka, che fa della agilità e velocità i suoi punti di forza, e Raidou, una vecchia gloria della serie che in questo capitolo viene rivisitato nell’aspetto e nel set di mosse, un cyborg orientato all’attacco. Infine le due arene, fortemente ispirate ed entrambe caratterizzate da numerosi appigli per attacchi aerei e trappole in grado di creare disturbo durante in combattimenti. I numerosi DLC hanno portato Last Round non solo ad avere un numero incredibile di personaggi giocabili, ma anche a una quantità davvero invidiabile di costumi e accessori per ognuno di essi. Una personalizzazione che va dalla scelta dell’indumento fino al taglio dei capelli e passando dalla scelta degli occhiali da abbinare. Incredibile.
Dal punto di vista tecnico la miglioria più evidente è stata portata all’aspetto dei personaggi, un sistema chiamato Soft Engine è riuscito a rendere la pelle dei nostri combattenti ancora più reale rispetto al passato.
Importantissima questione lasciata di proposito alla fine di questa breve anteprima è l’ormai attenzione volta dagli sviluppatori sui prosperosi seni delle protagoniste femminili. Nelle versioni next gen del titolo sarà infatti possibile andare a modificare quella che è la fisica delle tette, rendendole immobili oppure (e beh) sinuose. Un movimento a tratti ipnotico che mi ha lasciato particolarmente sorpreso, sopratutto se abbinato a certi costumi particolarmente sexy delle belle combattenti. Su Playstation 4 sarà inoltre possibile muovere i seni semplicemente scuotendo in dualshock4, assurdo… ma piacevole.
In uscita il 20 febbraio, Last Round si propone come miglior picchiaduro per console next gen e come versione più completa e ricca di contenuti di questo capitolo della serie. L’introduzione di nuovi personaggi e arene, accompagnati da un numero elevatissimo di costumi e personalizzazioni, rendono questo titolo appetibile da tutti coloro che, approdati alla nuova generazione, non hanno ancora trovato un picchiaduro adatto al loro stile di combattimento.