Giocare a Dead Island 2 è un’esperienza incredibile. Nel senso letterale del termine, è difficile credere che il titolo, annunciato nel 2014, sia realmente in vendita. Dead Island 2 è diventato uno di quei tanti prodotti finiti nell’inferno dello sviluppo, con duplice cambio di studio e un lungo periodo di assenza dalle scene. Ma, oltre all’essere disponibile nei vari store (online e non), ciò che sorprende è il fatto che di questo sviluppo travagliato ci siano veramente poche tracce e che il risultato finale sia un’esperienza decisamente piacevole.
Nel più classico degli incipit, Los Angeles è vittima di un virus che tramuta esseri umani in zombie affamati tramite un morso e tu sei uno dei fortunati che riesce a salire sull’ultimo volo per uscire dalla situazione. Ovviamente tra i fortunati vi è anche un infetto e nel giro di pochi minuti vi ritroverete nuovamente a Los Angeles. Dopo aver incontrato altri sopravvissuti e aver ucciso una dozzina di zombie, verrete morsi e contagiati; tuttavia, invece di trasformarvi in un mostro senza cervello, scoprirete di essere immuni e di poter utillizzare questo vantaggio contro i non morti. E con grandi poteri, vengo grandi responsabilità, quali investigare l’accaduto, trovare risposte e salvare il salvabile.
Sono disponibili sei personaggi unici tra cui scegliere, formando un gruppo variegato che ha modalità di gioco diverse grazie alle loro abilità innate che modificano lo di gioco. Ad esempio, alcuni sono in grado di resistere a più danni e attaccare più ferocemente, mentre altri sono più agili e capaci di isolare gli zombie per eliminarli uno alla volta. Va detto che l’esperienza non è completamente diversa da un personaggio all’altro, ma c’è un’ampia varietà di build e stili di gioco che aiutano ad adattare l’esperienza al vostro stile di gioco..
Il protagonista dell’azione, ancora più del combattimento, è il FLESH, che si fregia di essere il sistema di smembramento più realistico mai creato in un videogioco. Colpite un certo punto con una lama e vedrete la pelle tagliarsi per scoprire il contenuto. Utilizzate un arma pesante come un martello e vedrete teste ammaccarsi ed arti spezzarsi, in modo estremamente violento. Nonostante ciò, l’avere a che fare con umanoidi mostruosi e il design non eccessivamente realistico lo rendono molto meno disturbante di quando sembri, con un effetto più comico che rivoltante.
Ma questi effetti cruenti non avrebbero la stessa efficacia senza un combattimento appagante a cui fare da sostengo, e Dead Island 2 non delude neppure da quel punto di vista. Nonostante siano presenti armi da fuoco dopo qualche ora di gioco, è evidente che l’accento sia posto sul combattimento corpo a corpo, in cui ogni colpo approda con un soddisfacente taglio, schiacciamento o tonfo.L’azione è inizialmente basilare, con la sola possibilità di sbloccare una schivata o la difesa per evitare le orde di nemici, ma poco alla volta sbloccherete diverse abilità, sotto forma di carte, che potrete mettere nel vostro “mazzo” per personalizzare ulteriormente l’azione.
Dalla capacità di percuotere il suolo e atterrare zombie, al teletrasportarsi quasi istantaneamente verso un nemico per colpirlo a tradimento, fino a una miriade di abilità basate su azioni specifiche (per esempio para attacchi nemici, ottieni bonus in danno), ci sono molti modi per sfruttare il sistema di combattimento in Dead Island 2. E questo è ignorando le varie statistiche e abilità delle armi. C’è un mare di divertimento nello sperimentare in Dead Island 2!
La Los Angeles infernale (HELL-A, in inglese) si mostra in tutto il suo splendore, soprattutto grazie a un sistema di illuminazione solido. Il giorno in particolare offre viste mozzafiato, con i raggi di sole che mettono in evidenza la bellezza di questo incubo californiano. Dead Island 2 vanta anche un sorprendente livello di dettaglio, molto più di quanto sarebbe legittimo aspettarsi da un titolo con uno sviluppo travagliato, multipiattaforma e cross-gen. E oltre ad essere piacevole alla vista, è anche fluido grazie ai suoi 60 fps stabili, almeno nella versione PS5 da noi provata.
Degli di nota sono gli abitanti di Hell-A, un po’ stereotipati ma nel globale ben caratterizzati e perfetti nel fare da motivazione per il vostro protagonista. È un peccato, dunque, che ci siano pochissime occasioni in cui incontrare altri sopravvissuti nel mondo di gioco. Normalmente incontri e dialoghi sono limitati alle zone sicure, dando la sensazione di due mondi diversi con quasi nessun contatto tra loro. Questo è probabilmente dovuto alla possibilità di unirsi ad altri giocatori in sessioni multiplayer, volendo separare le parti focalizzate sulla storia e quelle sul gameplay puro. In ogni caso, i fan del single player possono strare tranquilli: l’esperienza è godibilissima anche da soli.
Parlando di note di demerito, la prima è la mancanza di persistenza nelle diverse zone del mondo di gioco, poiché elementi come i vetri rotti si riparano magicamente e gli zombi continueranno a comparire casualmente accanto a voi dopo averne eliminati a dozzine. A ciò si aggiungono una mappa piuttosto inutile e zone che, seppure ben realizzate, finiscono per essere abbastanza, passatemi il termine, morte. E le missioni non aiutano, essendo praticamente un ripetersi di uccidere zombie fino a raggiungere il punto B. Certo, uccidere gli zombi è sempre divertente, ma avrei gradito l’introduzione di percorsi ramificati e un maggiore coinvolgimento del giocatore.
Dead Island 2 ha sicuramente la sua buona dose di difetti, ma nonostante questi, offre un’esperienza soprendemente divertente. Certo, il genere non è più innovativo come poteva esserlo all’inizio del decennio passato ed è difficile ignorare paragoni con altre serie quali Dying Light, ma c’è qualcosa di speciale qui, grazie al misto di violenza gratuita e il suo non prendersi troppo sul serio che lo rendono più della somma delle sue parti. E un risultato così, a 9 anni dalla sua presentazione è, come detto nel paragrafo iniziale, incredibile.
Recensione a cura di Sacha “Omeganex999” Morgese
Il Buono
- Sistema di combattimento eccellente
- Storia e personaggi folli
- Personalizzazione profonda
- Performance e visuali eccellenti
Il Cattivo
- Missioni un po’ monotone
- Sezioni finali meno rifinite del resto