Excave

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[RECENSIONE] Excave

Excave_backgroundNON APRITE QUELLA PORTA…

Seppur nella loro semplicità il genere dei dungeon crawler ha sempre saputo esercitare un certo fascino sui giocatori alla ricerca delle sfide più avvincenti. Scendere e ancora scendere sempre più fino al nostro obiettivo, affrontando nemici man mano più ostici con armi sempre più letali, consci del fatto che un minimo passo falso possa mandare in fumo tutto il progresso fatto.

I polacchi di Teyon hanno tentato di far leva soprattutto su queste caratteristiche, proponendo sull’eShop per Nintendo 3DS: Excave, al modico prezzo di 4,99€.

Fatte le presentazioni, passiamo ai fatti.

Gli unici accenni al background narrativo presenti in Excave verranno fatti fin da subito. Sullo sfondo avremo un’immagine di uno scorcio della maestosa Imperial City e in sovrimpressione qualche riga ci informerà che un misterioso laboratorio magico sta generando, senza una spiegazione logica, un esercito di demoni e mostri pronti a distruggere ogni cosa. Sembra che solo un potentissimo mago possa fermare la sventura e che toccherà a noi trovarlo, cercandolo nell’intricato e antico labirinto che si snoda nel sottosuolo di Imperial City.

 Tutto qui. Dopo questa breve introduzione si aprirà davanti a noi un semplice menù con 4 opzioni: Negozio, Fabbro, Attrezzi ed infine l’ultima selezione ci permetterà di iniziare la nostra avventura. Questo menù sarà anche la nostra base ove potremmo recarci ogni qualvolta lo riterremo necessario, anche nel bel mezzo di una missione e che a volte ci permetterà di salvare la pelle. A differenza dei suoi colleghi dungeon crawler, ove la città/base è solitamente presentata come un luogo da esplorare tra botteghe, negozi e taverne, in Excave la limitatezza proposta dalla selezione del menù escluderà ogni gratificazione di questo tipo. Il “riequipaggiamento”, tipico dei giochi del genere, durerà appena qualche minuto e subito dopo saremo pronti per ridiscendere nei meandri della città.

Inizierete l’avventura con uno dei due personaggi proposti, una ragazza specializzata nell’uso di archi e doppie lame e un ragazzo che utilizzerà principalmente un armamentario pesante. La scelta del personaggio non influenzerà troppo l’esperienza di gioco, ma comunque la diversificherà leggermente nell’approccio ai combattimenti.

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I due personaggi proposti si differenzieranno solamente per il tipo di armi che potranno utilizzare in battaglia.

Nello schermo inferiore del nostro 3DS avremo accesso all’inventario del gioco (annullando qualsiasi utilità dell’effetto 3D), nodo nevralgico e fonte sia di pregi che di difetti per Excave. Il nostro protagonista potrà equipaggiare in uno slot apposito l’arma da usare in battaglia. Tra le molte introdotte all’interno del gioco (spadoni, katane, asce, doppie lame, stocchi e chi più ne ha, più ne metta) ognuna offrirà, seppur in tutti i suoi limiti, un approccio diverso ai nemici contro cui ci imbatteremo. Nel secondo slot potremo invece infilare praticamente qualsiasi altro equipaggiamento o oggetto: dai classici scudi, a incantesimi monouso fino a pozioni di salute e cibi vari. Avremo poi altri tre slot ove collocare anelli e amuleti che andranno ad influenzare tre parametri del nostro alter ego: vita, attacco e difesa. La quantità di oggetti presenti in Excave è davvero notevole, tant’è che quei 20 spazi riservati agli oggetti trasportabili nel vostro inventario, non saranno mai abbastanza. Spesso vi ritroverete dinnanzi al quesito che ogni esperto giocatore di dungeon crawler, ma anche di molti GDR, può vantare di essersi imbattuto: tengo questo o questo? Ad ogni nemico caduto e ad ogni scrigno trovato vi ritroverete di fronte a questo dilemma, senza dubbio qualche slot in più non avrebbe guastato.

All’inizio del gioco verremo posti di fronte a cinque porte che grossomodo ci condurranno ai cinque macrolivelli che potremo esplorare durante tutta la durata di Excave. In ognuno di questi livelli, a sua volta ci saranno altre porte da aprire che a loro volta condurranno ad altre porte, fino allo sfinimento. L’unico scopo sarà dunque trovare delle chiavi per aprire delle porte e ancora trovare chiavi per aprire porte e ancora chiavi e porte.

All’interno di queste zone vi saranno numerosi nemici da eliminare, i quali sono sì diversi da dungeon a dungeon ma risultano davvero poco ispirati e che per di più sono presi dall’immaginario videoludico più tradizionale: mummie, serpenti, pipistrelli, api e quant’altro.

Seppur solitamente vi ritroverete a picchiare nemici in modo da continuare la vostra estenuante discesa, alcune volte il gioco propone alcune variazioni. Ad esempio vi potrebbe rinchiudere tra quattro mura, scagliandovi contro una quantità enorme di nemici che voi dovrete eliminare dal primo all’ultimo in modo da poter proseguire.

Il compito essenziale, nonostante qualche sottile cambiamento, rimane sempre il medesimo: la chiave. Questa solitamente viene droppata da un boss posto a fine livello che, a parte qualche eccezione, rappresentano una rivisitazione più grande dei nemici già incontrati in precedenza. Non servirà nessuna strategia particolare per sbarazzarcene.

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Gli scontri con i boss non saranno niente di complicato, anzi…

Seppur le meccaniche del gioco siano estremamente semplici, un tasto per attaccare e un tasto per parare, il gioco risulta impegnativo, più che altro per la quantità dei nemici che ci attaccheranno, offrendo un livello di sfida gratificante sotto questo punto di vista. Le difficoltà derivano principalmente dal fatto che, dopo una serie di attacchi, il nostro personaggio rimarrà come in uno stato di freeze, in cui sarà vulnerabile ai colpi dei nemici. In questa situazione le alternative sono due, o sfoderiamo il nostro scudo o ce la diamo semplicemente a gambe levate.

Se all’inizio Excave vi terrà piacevolmente incollati al vostro 3DS, verso i dungeon finali la sfida comincerà a diventare più frustrante. Ad ogni morte verremo oltre che rispediti alla nostra base/menù, verremo penalizzati perdendo un qualche amuleto o in alcuni casi qualche arma. Questo ovviamente inficerà sulla letalità del nostro personaggio, rendendolo estremamente vulnerabile. A questo aggiungiamo anche la difficoltà con cui guadagnare soldi, limitata a qualche centone lasciato dai nemici e alla vendita degli oggetti trovati nei dungeon. Ma l’inventario limitato e la perdita dei preziosi tesori rinvenuti in caso di morte, renderanno i vostri guadagni più sudati che mai.

Molti di questi danari verranno inoltre spesi per l’acquisto di pozioni della salute e di vari antidoti, essenziali per completare le missioni più dure. Questo causerà una perdita enorme dei vostri risparmi.

Alla fine della fiera, più morirete e più sarete deboli. Più sarete deboli e più morirete. Questo renderà le ultime missioni un’impresa e il risultato è un’esperienza frustrante e logorante. Per rimediare a questo “indebolimento da game over” dovrete rigiocare i dungeon precedenti, per ritrovare oggetti da vendere, ma non crediate che sia proprio il massimo del divertimento.

Se giocato fluidamente e senza incappare in troppe sconfitte, dovreste finire Excave 3DS nel giro di 6 ore, con un totale di 50 livelli. Effettivamente troppo poco per un gioco di questo genere.

Dal punto di vista grafico siamo al minimo essenziale ma non pretendevamo di certo miracoli. Oltre i poco ispirati nemici, i dungeon sono nel complesso poco curati. Da questo punto di vista il vero neo negativo è il comparto sonoro. Le musichette di sotto fondo saranno due, forse tre per tutto l’arco del gioco e alla lunga cominceranno ad essere nauseanti. Oltre questo gli unici altri effetti sonori sono probabilmente quelli che produrranno le armi, nemmeno i nemici si degneranno di emettere alcun verso.

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Da questo semplice menù potremo preparare il nostro personaggio all’avventura, scegliendo tra l’equipaggiamento in nostro possesso.

Excave si presenta dunque come un classico dungeon crawler, ma di quelli che sicuramente non rimarranno impressi nella mente di voi videogiocatori. Seppur inizialmente si comporta bene soprattutto per le meccaniche del genere di appartenenza, alla lunga risulterà noioso, frustrante e ripetitivo. L’assenza di qualsiasi background narrativo e un sonoro superficiale rendono l’esperienza di gioco assolutamente evitabile. Il prezzo di 4,99€ potrebbe convincere giusto coloro che divorano dungeon crawler da mattino a sera. A tutti gli altri consiglio di guardare altrove. L’eShop Nintendo, fortunatamente, è stracolmo di giochi fantastici a prezzi bassissimi. Excave 3DS non è uno di questi.

Il Buono

  • Meccaniche da dungeon crawler che a tratti divertono
  • Livello di sfida
  • Prezzo

Il Cattivo

  • Sonoro imbarazzante e colonne sonore nauseanti e ripetitive
  • Nemici poco ispirati
  • Assenza totale di background narrativo
  • Troppo corto
  • Assenza di una città base
  • Inventario troppo limitato
4.8

Scritto da: Davide Andreetto

Nato a Torino. Laureato in Scienze della Comunicazione e con un'ossessiva passione per le merendine. Videogiocatore incallito da tempo immemore. Ne possiede tantissimi, li prova tutti ma non li finisce mai. Mentre redige piani per la conquista della Terra di Mezzo, è redattore per CoPlaNet.it da qualche anno. Impossibile nascondere la sua incontrollabile venerazione per il cinema. Rimarrebbe ore a testa in su a guardarlo dal marciapiede di fronte.

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