E’ inutile negarlo, Jump Force è sin dall’annuncio divenuto il “sogno erotico” di ogni mangaka/otaku altresì appassionato anche di videogames. La presenza di un foltissimo roster di eroi provenienti da manga/anime ultra-famosi come Dragon Ball, Naruto, One Piece ecc. aveva solleticato immediatamente il palato di una nutrita fetta di fan del settore. Il gioco, per chi non lo sapesse, è il frutto di una collaborazione tra Bandai e Shonen Jump, famosissima rivista manga nipponica, atto a celebrare il 50esimo (!) anno di attività del suddetto magazine. Riuscirà il gioco nell’arduo compito di offrire una valida esperienza ludica?
Il mondo è in pericolo!
Jump Force è un picchiaduro a squadre, il quale metterà sul piatto un roster “mostruoso” composto da (probabilmente) i più commercialmente iconici protagonisti di manga e anime giapponesi per maschietti. Ma per quale motivo tutti questi eroi si ritrovano improvvisamente assieme? In sostanza, la storyline ruoterà attorno ad uno scontro fra l’universo reale e i vari universi Shonen, in cui i vari Goku, Naruto, Rubber ecc. si ritroveranno loro malgrado a combattere contro gli autori di questo folle gesto, formando appunto la Jump Force. Nelle battute iniziali, saremo chiamati a creare il nostro alter ego custom fra tantissime possibilità estetiche e non, con il gioco che ci offrirà la possibilità di personalizzare liberamente il nostro personaggio, sia a livello di skill set, sia a livello di costumi et similia.
Creato il nostro eroe custom, avremo facoltà di scegliere di unirci ad uno dei tre team disponibili, provenienti rispettivamente dagli universi di Naruto, Dragon Ball e One Piece, i quali si scontreranno ognuno con una serie di cattivoni provenienti dagli stessi fantastici mondi. La scelta non influenzerà in alcun modo lo sviluppo dell’intreccio narrativo, ma deciderà semplicemente il nostro parco mosse iniziali. Nonostante nel settore dei picchiaduro la trama sia solitamente un orpello estetico per giustificare una sequela di “mazzatoni” indistinti, Jump Force avrà dalla sua una narrativa estremamente semplice ma ben fatta e divertente, la quale si snocciolerà anche attraverso missioni di varia natura e cutscene che, purtroppo, spesso saranno piuttosto statiche e colme di box testuali (pochissime scene d’intermezzo avranno il recitato originale in giapponese).
Uniti contro il male
Come ci si aspetterebbe, il fulcro centrale di ogni picchiaduro che si rispetti è ovviamente il suo sistema di combattimento, il quale sarà governato da una telecamera in terza persona che ruoterà in automatico con l’evoluzione dello scontro, in modo piuttosto funzionale e ben congegnato. In generale, il combat system sarà piuttosto intuitivo e semplice, soprattutto se paragonato ad altre produzioni “classiche” del settore, come Street Fighter o Tekken. In sostanza, avremo un attacco leggero, uno pesante, il salto e le prese posizionate sui tasti posti “sulla faccia” del pad, i quali saranno trasformati in mosse speciali con la semplice pressione di un trigger. Una buona parte degli incontri saranno costituiti da canonici 1 vs 1, seppur spesso ci troveremo invischiati in combattimenti a squadre composti da due o tre elementi che potremo cambiare al volo.
In linea di massima, gli incontri saranno piuttosto epici e “drammatici”, con un accento piuttosto evidente posto sulla spettacolarità a discapito della complessità e strategia. Ed è proprio questa la caratteristica fondante di tutto il pacchetto ludico: Jump Force è sicuramente un picchiaduro piuttosto accessibile e semplice da governare la cui immediatezza però potrebbe non piacere particolarmente ai veterani del settore, i quali magari speravano in un qualcosa di più strategico e tattico e che noteranno, dopo pochissimi incontri, una smodata ripetitività del gameplay. La scelta di rendere “le cose semplici” si rifletterà anche sulla concreta caratterizzazione dei personaggi, i quali si differenzieranno davvero poco a livello di stile di combattimento e abilità.
Gear Fourth!
Il comparto tecnico è forse l’anello più debole dell’intero pacchetto ludico offerto da Jump Force. La qualità grafica del titolo è piuttosto buona, soprattutto se si guarda agli effetti speciali che caratterizzeranno gli scontri unitamente al generale ottimo design degli stage. Il comparto tecnico però non è ovviamente esente da difetti, a partire ad esempio da animazioni spesso sotto tono ed un notabile problema di collisioni fra i modelli poligonali dei vari protagonisti. In aggiunta, è da sottolineare una inspiegabile scelta artistica atta a “normalizzare” l’estetica dei personaggi e dei combattimenti con un look teso al “realismo”, il quale stonerà in modo vistoso soprattutto “addosso” ad alcuni personaggi (specialmente i più occhiuti).
Un altro fattore “minus” da segnalare, è costituito dai tempi di caricamento spesso piuttosto lunghi, disseminati un po’ dovunque nel gioco (persino fra alcune cutscene!) e che spezzeranno in modo sentito l’azione. Per quanto concerne il comparto audio, esso sarà tendenzialmente di buon livello anche grazie alla presenza di intervalli registrati con i doppiatori originali dei vari personaggi del roster, anche se purtroppo non spesso come si desidererebbe.
Tirando le somme…
Se, sulla carta, un progetto con premesse del genere non può non diventare grandioso, in realtà le cose non stanno esattamente così. Nonostante Jump Force avesse le carte in regola per poter esser considerato il picchiaduro anime definitivo, alcune scelte piuttosto discutibili l’hanno irrimediabilmente condotto su di un sentiero piuttosto lontano dal prevedibile “boom” che tutti, almeno all’inizio, davano per scontato. Il gioco Bandai Namco è orientato più ad un’utenza casual che ai fan hardcore dei picchiaduro!
Il Buono
- Un roster da urlo!
- Buon livello grafico
- Gameplay semplice e divertente…
Il Cattivo
- ...ma ripetitivo e poco tattico
- Alcune discutibili scelte di design
- Tecnicamente altalenante