Street Fighter 6 è finalmente arrivato dopo quella che sembrava un’eternità. Ed è un immenso piacere riportare che l’attesa per l’ultimo capitolo della leggendaria serie di giochi di combattimento di Capcom è stata effettivamente ripagata. Quasi ogni aspetto di SF 6 si rivolge al vasto pubblico a cui è destinato, con una pletora di contenuti da esplorare al lancio… come cambiano i tempi!
Sviluppato con l’engine RE di Capcom, Street Fighter 6 brilla con eccezionali visuali e stile. I modelli di personaggi espressivi e dettagliatamente realizzati si fondono magnificamente con colori e linee che sembrano schizzate fuori da graffiti ed effetti particellari che esplodono sullo schermo durante le mosse speciali. Visivamente bastano pochi secondi per differenziarlo dal capitolo precedente, che sembra ancora più sbiadito adesso.
Il combattimento reale in Street Fighter 6 impressiona ancora di più delle sue straordinarie immagini. Il setup a 6 pulsanti è quintessenziale per Street Fighter, con la nuova barra del Drive che differenzia ogni combattimento con le sue meccaniche supplementari. Dal Drive Impact, capace di rompere l’aggressività di un avversario, al Drive Parry che, se eseguito perfettamente, può dare un immediato vantaggio di frame, la barra garantisce che ogni personaggio abbia accesso a una moltitudine di opzioni difensive se gestito efficacemente.
La forza più significativa di Street Fighter 6 non è solo l’enorme quantità di contenuti, ma la sua natura accogliente. Il genere dei combattimenti è famoso per essere scoraggiantemente difficile da penetrate, ma Street Fighter 6 abbraccia brillantemente i nuovi giocatori. Che si tratti della modalità World Tour o dei suoi sistemi di classificazione online indulgenti, il gioco assicura che i neofiti si sentano a proprio agio tanto quanto i veterani.
E l’ambiziosa modalità World Tour sarà la prima tappa per molti giocatori di Street Fighter 6. Questa avventura per giocatore singolo coinvolge la creazione di un proprio personaggio personalizzato, una novità per la serie. Capcom non è stata timida con le opzioni di personalizzazione, consentendo di creare personaggi che vanno da eroi con una simile qualità dei personaggi principali a veri e propri orrori. E non si fa per dire, certe realizzazioni sembrano uscite fuori da veri e propri incubi.
La modalità World Tour è un’avventura completamente in 3D, in terza persona, la maggior parte del quale vi vedrà vagare per le strade affollate di Metro City. Sebbene esista un percorso critico che ti presenterà i guerrieri mondiali iconici di Street Fighter, le dense quest secondarie, tesori e easter egg della città probabilmente ti tenteranno fuori dal sentiero battuto.
I combattimenti passano senza intoppi dal mondo aperto al classico scenario di gioco bidimensionale. In questi scontri, farete uso di set di mosse e speciali che avrete imparato imparato dai Maestri (i combattenti del gioco che troverai come parte della storia o dalle quest secondarie), guadagnando esperienza, oggetti e abiti per aumentare le tue statistiche.
Per quanto divertente e innovativa, questa modalità ha alcuni difetti. A parte la parata occasionale di malviventi, i combattimenti più avanti nel gioco possono diventare troppo lunghi, spesso a causa di statistiche e barre di salute esagerate. Ciò rende necessario utilizzare diersi oggetti di cura a metà combattimento, il che non sembra giusto nel contesto di un picchiaduro 2D. Ci sono anche alcuni problemi visivi: gli NPC e gli oggetti distanti si aggiornano a un framerate più basso, cosa comune in altri giochi basati sull’engine RE. È un peccato vedere questo problema anche qui, ma è uno di quei problemi che non compromette l’esperienza generale di gioco.
Nonostante i suoi problemi, la modalità World Tour è non soltanto divertente, ma è un vero e proprio gioco nel gioco che ricorda i vecchi tempi delle modalità extra l’eccezionale modalità Konquest di Mortal Kombat Deception o le varie modalità extra di Tekken ai tempi della PSX.
Le meccaniche di base di Street Fighter 6 non differiscono troppo dalla tradizione della serie, ma le nuove meccaniche (alcune rielaborate da vecchie entrate) e i robusti schemi di controllo alternativi aiuteranno i giocatori di tutti i tipi a poter entrare nella giusta mentalità per questo tipo di avventura.
Una delle caratteristiche distintive di Street Fighter 6 è la varietà dei suoi schemi di controllo. Il Classic è il gioco come è sempre stato: un setup a 6 pulsanti e input manuali completi per le mosse speciali, le prese, le abilità Drive e altro. Questa modalità dà il pieno controllo sul combattente, ma naturalmente comporta un tetto di abilità più alto. Lo schema di controllo Classic funziona bene sui joypad, ma è ben adatto per i migliori stick di combattimento.
I controlli Moderni offrono un’esperienza più snella e sono l’impostazione consigliata per i nuovi giocatori. Perfetti per i controller, i controlli Moderni consentono ai giocatori di concatenare combo e inserire mosse speciali molto più facilmente grazie a macro preimpostate per ciascuno dei diciotto combattenti del gioco. Trovi difficile giocare con un certo combattente? Prova a passare ai controlli Moderni per capire meglio come usarlo e potenzialmente renderlo più efficace.
Capcom ha incluso una serie di impostazioni di accessibilità per assistere i giocatori dove necessario. L’editore si è associato con la società di accessibilità ePARA per sviluppare opzioni per i giocatori ciechi o ipovedenti. Queste includono indicazioni audio che permettono ai giocatori di conoscere la distanza tra loro e l’avversario. Una aggiunta che signifca poco per molti, ma per alcuni è la differenza tra poter giocare a un picchiaduro o no.
Infine, esploriamo Fighting Ground e Battle Hub, due altre modalità di rilievo in Street Fighter 6. Fighting Ground è una vasta raccolta di quello che è generalmente considerato il minimo per un picchiaduro che si rispetti. Qui, scoprirai una solida modalità Arcade con tanto di storia e finale per ogni personaggio, opzioni per match locali versus e l’intensa modalità Extreme Battle. È anche disponibile un eccezionale tutorial che fornisce un’introduzione ai fondamentali del gioco e offre guide e prove di combo per ogni combattente.
Dopo esserti ambientato con il tuo personaggio scelto in Fighting Ground, il passo naturale è mettere alla prova le tue abilità online, ed è qui che entra in gioco Battle Hub. Battle Hub è uno spazio interattivo riempito di personaggi creati dai giocatori, punteggiato di macchine arcade.
Scegliendo un posto a una di queste macchine ti metterà in coda per un match, richiedendo solo un altro giocatore che si sieda di fronte a te. E’ possibile evitare questa modalità intereattiva per un ritorno a una coda più classica nelle opzioni per i meno pazienti.
A pochi giorni dal lancio, le lobby di gioco sono costantemente popolate e il tutto funziona largamente senza intoppi. Capcom ha implementato il netcode a rollback per garantire un gameplay fluido con un minimo ritardo nella maggior parte dei match. Nei vari match giocati con una connessiona in fibra ottica e connessi via cavo con la PS5, l’esperienza è stata virtualmente perfetta, ma i risultati possono variare in base al vostro setup.
Street Fighter 6 si pone come una release fondamentale nel suo genere, con Capcom che si conferma nuovamente come l’indiscusso re del genere. Il gameplay è più raffinato che mai, e l’introduzione del Drive Gauge aggiunge un immenso strato di strategia e decisioni prese al volo in ogni incontro. Questo basterebbe a renderlo un must per i fan dei picchiaduro, ma l’aggiunta della modalità World Tour lo rende un prodotto adatto fondamentalmente a chiunque voglia immergersi nel genere.
Nessun aspetto dell’offerta sembra incompleto. Sia offline che online, c’è una varietà abbondante di contenuti al lancio che molti prodotti, inclusi quelli Capcom, possono unicamente invidiare anche dopo anni di re-relese.
Street Fighter 6 è il nuovo standard per i picchiaduro.
Recensione a cura di Sacha “Omeganex999” Morgese
Il Buono
- Grafica impressionante e stile unico
- Gameplay coinvolgente con un sistema di combattimento rinnovato
- Modalità World Tour che vale da sola il costo del gioco
- Opzioni di controllo versatili e funzionalità di accessibilità
Il Cattivo
- Alcuni combattimenti in modalità World Tour sono tediosi
- Problemi visivi minori