[expand title=”Open” swaptitle=”Close”][schema type=”review” url=”CoPlaNet.it” name=”Oculus Rift” rev_body=”Ecco il modo di giocare del futuro. O forse no?” author=”Andrea “lordfener91″ Dugoni” pubdate=”2013-10-30″ ][/expand]
Ecco il modo di giocare del futuro. O forse no?
E’ il 1° agosto 2012. La società californiana Oculus VR pubblica sulla piattaforma KickStarter il suo primo progetto: Oculus Rift, un visore HMD (head-mounted display) di realtà aumentata capace di catapultare il videogiocatore all’interno del medium stesso e consentendo quindi di vivere una nuova esperienza interattiva. L’idea sembra essere vincente tanto che, in appena un mese, il progetto supera abbondantemente la somma prefissata di $250.000 e raggiunge la soglia dei $2.4 milioni, oltre agli elogi di alcune persone di maggior spicco nell’ambito videoludico come John Carmack (id Software), Gabe Newell (Valve) e Cliff Bleszinski (Epic Games).
Fin dalla sua presentazione ho seguito il progetto con molto interesse, curioso di scoprire questo nuovo modo di giocare e, finalmente, alla Games Week di Milano ho avuto modo di provarlo presso lo stand di IGN Italia con il gioco “Half-Life 2”. Devo essere sincero: nonostante io nel corso dei mesi abbia letto sulla Rete molti pareri da parte di chi è riuscito a testarlo in anteprima durante le più importanti fiere videoludiche mondiali (sapendo quindi a cosa sarei andato incontro), non mi sarei aspettato un coinvolgimento virtuale così forte. Io non ho impersonato Gordon Freeman; io ero Gordon Freeman. Sebbene io mi muovessi con il pad, per ruotare la visuale non ho potuto utilizzare lo stick analogico destro, bensì inclinare la testa per voltarmi e proseguire nel livello seguendo la strada corretta.

Con Oculus Rift l’immersione nel gioco sarà fortissima. Vi sembrerà di impersonare direttamente l’eroe del vostro videogame preferito!
Dopo una prova di soli tre minuti (il tempo massimo consentito) ho dovuto interrompere il gioco e sfilare Oculus Rift dalla testa; immediatamente, tornando alla realtà, ho avuto un leggero senso di disorientamento. Parlando con i ragazzi di IGN Italia ho scoperto che lo smarrimento è uno dei sintomi che provoca questa periferica dato che “bypassa il cervello” di chi la utilizza. Mi hanno raccontato anche che un ragazzino nel provarlo è letteralmente caduto dalla sedia; l’immersione nel gioco è infatti talmente alta che si fa fatica a distinguere tra finzione e realtà, tanto da non farci rendere conto dei movimenti che stiamo compiendo. Proprio per questo motivo, mi è stato spiegato che (al momento) non è consigliabile giocarci per più di trenta minuti consecutivi.
Oculus Rift dovrebbe essere commercializzato nel corso del 2014 ad un prezzo di 299$. Si tratta sicuramente di un prodotto interessante ma, anche se ho provato un prototipo, non credo che la gente sia pronta ad un cambiamento così sostanziale dell’esperienza di gioco; penso invece che (secondo me) questo sarà solamente un esperimento da parte di Oculus VR per sondare il terreno e chissà, magari in futuro diventerà una periferica di serie per la futura PlayStation 5 e nuova XBOX.