Sono ormai disponibili da pochi giorni entrambe le console della ormai non più “next gen”, e già gli appassionati del settore si sono dilettati nelle prove più disparate: dai consueti reverse engineering per meglio comprendere i componenti hardware e valutarne l’indice di riparabilità, alle più curiose prove termiche con fotocamera ad infrarossi. In merito a quest’ultima prova si sono registrati dei valori confortanti per entrambe le console, anche se come era prevedibile fra le due è uscita vincitrice Xbox One, sicuramente grazie alla scelta di dotarla di alimentatore esterno e di un case che sacrifica la compattezza ma garantisce un miglior ricambio interno d’aria.
Dai test effettuati pare che entrambe le console si attestino attorno ai 30° centigradi durante le operazioni meno dispendiose in termini prestazionali, come l’installazione di un gioco o l’esplorazione della Dashboard o XMB, mentre diversa è la situazione durante le sessioni di gioco intenso: Xbox One avrebbe infatti registrato un valore massimo di 46° dopo alcune ore di gioco a Dead Rising 3, mentre PS4 avrebbe raggiunto un picco massimo di 60° dopo circa mezz’ora di gioco a Killzone: Shadow Fall, un paio di gradi in meno con la console posizionata in orizzontale piuttosto che in verticale.
Nonostante le differenze registrate entrambe raggiungono temperature perfettamente negli standard per la corretta operatività del sistema, sembrerebbe quindi che i problemi di surriscaldamento verificatisi in passato con la scorsa generazione di console siano stati presi in considerazione durante la progettazione di questi nuovi modelli. Vedremo in futuro come si evolverà la situazione, quando usciranno titoli che saranno sicuramente in grado di spremere maggiormente l’hardware in dotazione alle due console.







