I ferri del mestiere, si sa, sono importanti. E per chi, come il sottoscritto, si trova in ballo tra due passioni come i videogiochi e la scrittura, una buona tastiera con cui affrontare entrambe le cose risulta essere un fattore molto importante. L’opportunità dataci da Sharkoon di poter provare e recensire uno dei loro prodotti, la tastiera Sharkoon PureWriter, non poteva sfuggirci, ed abbiamo perciò ampiamente testato quello che sembra essere un prodotto economico rispetto alla maggior parte delle tastiere meccaniche, ma allo stesso tempo in grado di restituire un feedback molto piacevole sia durante la scrittura che le sessioni di gaming.
Ad essere precisi, la tastiera è venduta in varie versioni, che al di là del layout (US, IT, DE) differiscono anche per gli switch utilizzati per i tasti. Noi abbiamo preso in esame la versione con gli switch blu, ossia quelli più adatti alla battitura, ma la Sharkoon con gli switch rossi spinge l’ago della bilancia più verso il gaming, consentendo una minor corsa dei tasti che viene comoda nella frenesia di alcuni videogiochi. Ad ogni modo abbiamo comunque testato la versione con gli switch blu anche per il gaming e possiamo assicurare che anche da quel punto di vista parliamo di una tastiera davvero comoda, sensibile al punto giusto e soprattutto affidabile. Il piatto forte, la battitura, non ha tradito le aspettative, restituendo al sottoscritto un feedback davvero ottimo durante le tre recensioni scritte con la PureWriter. La tastiera risulta comodissima, il click dei tasti non disturba, e per di più Sharkoon garantisce 50 milioni di battute, quindi si prospetta una durata decisamente longeva.
La tastiera presenta inoltre due piedini posteriori che possono alzare l’altezza della tastiera di un paio di centimetri, per quanto poi la differenza sembra essere abbastanza ridotta. La qualità di costruzione sembra essere elevata e la tastiera si dimostra compatta, pulita, bordata da contorno in alluminio e nel complesso davvero leggera. Non manca inoltre la possibilità di gestire la retroilluminazione direttamente tramite combinazioni con il tasto Fn. Gli effetti di luce sono circa una decina e spaziano dall’illuminazione di alcuni tasti specifici (ad esempio WASD) fino all’intera tastiera, gestibile anche per via di luminosità e frequenza. La PureWriter da noi provata prevede solo un’illuminazione blu, ma non manca anche una versione multicolore. Infine segnaliamo anche la possibilità di acquistare versioni senza il tastierino numerico per chi non ne avesse bisogno.
Il packaging è anch’esso molto convincente, elegante e minimale come la tastiera stessa. Dentro la confezione ci siamo semplicemente trovati la tastiera, due cavi usb 2.0 di diversa lunghezza ed un ridotto ma intuitivo manuale che spiega tutte le funzioni e come attivarle, specialmente per quel che riguarda l’illuminazione, che occupa la maggior parte delle combinazioni. L’unico altro riquadro è relativo ai 4 tasti multimediali di: volume up/down, play/pause e un tasto apposito per l’apertura del Media Player.
Insomma, in definitiva la tastiera Sharkoon PureWriter è stata (e sarà) un’ottima compagna, sia durante le sessioni di gioco che nel corso della stesura di articoli e recensioni. Il prezzo si attesta sui 60-70 euro per le versioni base, compresa quella da noi testata, e va quindi a collocarsi in una fascia medio-bassa rispetto alla concorrenza. La cosa importante è che la tastiera PureWriter riesce a mantenere le promesse, per cui il rapporto qualità-prezzo credo sia corretto per ciò che offre. Le varie versioni disponibili possono poi andare incontro a svariate esigenze nel caso si volesse puntare di più su certe caratteristiche, ma già di base la Sharkoon PureWriter merita di essere presa in seria considerazione nel caso cerchiate una tastiera meccanica comoda, prestante e affidabile.