[expand title=”Open” swaptitle=”Close”][schema type=”review” url=”CoPlaNet.it” name=”Forza Motorsport 5″ rev_name=”FM5″ author=”Gabriele “gaboman87″ Piacente” pubdate=”2013-10-31″ ][/expand]
PRO DRIVING
Inutile negarlo: Forza è uno dei motivi che mi hanno convinto ad acquistare la nuova console casalinga Microsoft. Un gioco di corse per veri amanti delle quattro ruote, con una guidabilità che raramente ho provato con altri titoli. Proprio per questi motivi mi sono fiondato a provarlo, smanioso di ripresentarmi a un appuntamento che, nella generazione uscente, non mi ha deluso per ben tre volte. Il feeling con il pad della One è stato notevole sin da subito, senza dovercisi abituare (come mi è capitato altre volte). Mi ha colto un senso di piacevole deja vu, non quindi in senso negativo, con però numerosi miglioramenti e sorprese.
Nella schermata di selezione delle automobili erano disponibili cinque modelli: la Audi R18 , la Ferrari F12, la McLaren P1, la Focus St e la Mercedes 300SL. Ognuna con le proprie caratteristiche fedelmente riprodotte e con comportamenti su strada completamente diversi. La schermata di presentazione era atta a mostrare la magnificenza visiva dei modelli poligonali delle vetture, senza dubbio a livelli stratosferici. Con una sola occhiata si potevano notare gli effetti di luce e i materiali mai sembrati così simili alle controparti reali. Se questo poteva dirsi quasi scontato, la vera differenza con questa generazione si comincia a vedere per ciò che concerne i circuiti e la “fauna” che li popola. Ho osservato i dettagli ancora prima di mettere in moto, ammirato per due spettatori che conversavano tra loro, o dal pubblico che non sembra più composto da sagome piatte. A gara iniziata, ho notato un elicottero transitare sulla pista e un livello di cura generalmente superiore a quanto visto fino adesso. Particolari secondari? E’ vero, proprio per questo i giochi di corse ci hanno riservato sempre texture poco dettagliate e ambientazioni di scarso livello. E’ vero anche che il circuito di Laguna Seca mostrato alla fiera non permette un giudizio definitivo sul grado di dettaglio delle ambientazioni in Forza Motorsport 5, anche perché per sua natura paesaggisticamente desolato. E’ lecito tuttavia aspettarsi molto…
Il livello simulativo della guida mi è parso di altissimo livello, come al solito, ma fondamentalmente accessibile. Il pad della One trasmette sensazioni autentiche e convince in tutto e per tutto. Da segnalare l’introduzione di alcune chicche, come l’alettone posteriore che si adatta alla pista e che in curva sfrutta la deportanza che tiene ancorata la macchina al suolo; nel rettilineo si abbassa per sfruttare al massimo la potenza della vettura. Interessante notare il comportamento delle macchine, ad esempio la diversità tra modelli a trazione anteriore o posteriore. Domare la Mercedes 300SL è stato indubbiamente più difficile che rifugiarsi nella guida di modelli più recenti e aerodinamici.
Sarà interessante valutare invece lo spazio destinato a nuove modalità di gioco, aspetto che a mio avviso è stato sempre in qualche modo il tallone di Achille della serie. E’ vero che nell’ultimo capitolo (Forza Motorsport 4) erano stati fatti numerosi passi avanti in questo senso, però a mio avviso peccava in varietà. Soprattutto per giocatori che, come me, avevano già passato ore ed ore sugli altri due titoli. Non ci resta che aspettare l’uscita…