[ANTEPRIMA] The Legend of Zelda: the WindWaker HD

 Wind 1TIRA VENTO DI REMAKE

Siamo nel 2003, anno in cui la console Nintendo casalinga è la Gamecube, console amata dagli intenditori, ma schiacciata dalla concorrenza spietata di Sony con la Playstation 2 (e in misura minore dalla Microsoft con la prima Xbox). Un nuovo Zelda è in uscita, che Eiji Aonuma comincia a sviluppare subito dopo Majora’s Mask. Il capitolo in questione è uno dei più controversi della serie, non tanto per l’introduzione di meccaniche particolarmente aliene rispetto alle altre iterazioni, quanto per la veste grafica decisamente diversa da quella che i fan avevano potuto ammirare durante la presentazione della nuova console in una demo tecnica. Un Link dai tratti infantili, con una grafica in toon shading (derivata dal cell shading) che lascia pensare a un titolo riservato a una fascia di pubblico molto giovane.

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In effetti, a occhi superficiali, questo stile grafico non promette avventure adulte…

Anche i fan sono sotto shock, anche se in realtà il nuovo Zelda è più accessibile, ma per nulla semplice. Aonuma voleva  semplicemente  svecchiare la serie, renderla più dinamica per interrompere la routine in cui era bloccata. Ne nasce un gioco dominato dall’oceano e dal tema del vento, elemento che lo stesso Miyamoto sognava da tempo di inserire in una sua produzione. Mancava soltanto la potenza di calcolo di una macchina come la Gamecube… Per vincere l’oceano ed esplorarlo a fondo, Link si avvale di un’imbarcazione denominata Re Drakar, con la quale parte alla ricerca di oggetti speciali, in grado di aiutarlo a completare le numerosissime quest secondarie. Le missioni disseminate in ogni dove sono il fulcro di questa iterazione, dove arcipelaghi sabbiosi nascondono segreti da scoprire…

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ZELD 3Proprio l’esplorazione può essere definita pregio e insieme difetto del titolo Nintendo, perché la navigazione è piuttosto lenta e può scoraggiare, soprattutto dopo svariate ore. Nintendo è quindi intervenuta con questo remake previsto per ottobre 2013, dove è andata oltre che a svecchiare il comparto tecnico con un HD da 1080p, a rivedere alcune meccaniche di gioco. La barca è adesso più veloce, ha infatti una modalità di navigazione da poter scegliere con un tasto apposito per rendere l’esperienza di viaggio più dinamica. Il blu del mare è così bello da voler rinunciare a tale mezzo, che però serve senza dubbio a giocatori più impazienti.

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Il nuovo menù di navigazione…

Il pad della WiiU è la seconda novità, in quanto semplificherà la gestione dell’inventario ,la scelta dei comandi e la visualizzazione delle mappe. Se ve lo steste chiedendo, per una precisa scelta da parte degli sviluppatori non si mirerà con l’arco, arma importante nell’avventura, direttamente spostando il pad come in ZombieU, ma in un modo più classico con i comandi direzionali. Il grande pad (in tutti i sensi) della casalinga Nintendo può anche essere usato come schermo vero e proprio, in quanto in qualsiasi momento ci si può spostare dal proprio televisore per continuare la partita.

ZELD 5Un’altra novità introdotta sopraggiunge a seguito del ritrovamento da parte dell’utente della “Tingle Bottle”, oggseriti nel mondo di gioco come bottiglie galleggianti, Link può quindi raccoglierle e visualizzarne il contenuto. I messaggi in bottiglia, oltre ad essere una trovata simpatica e in linea con l’ambientazione costellata da immetto che permette di condividere commenti e screen shots postati nel Miiverse con altri giocatori. Questi vengono inense distese di oceano, servono a barcamenarsi nell’universo di missioni secondarie. Zelda: The Wind Waker è vasto a dismisura se considerato nella sua totalità, alla luce dei suoi segreti e dei particolari; sarebbe un peccato perderseli, anche perché la sola quest principale non rende per niente giustizia all’intera esperienza. Qualcuno scopre qualcosa? Può condividerlo e permettere agli altri di godere appieno del pacchetto che hanno confezionato gli sviluppatori.

ZELD 6Diamoci appuntamento a ottobre, magari a scattare qualche foto e a condividerla nel Miiverse. Questo titolo catturò la mia attenzione e monopolizzò i miei pomeriggi già nel lontano 2003. Se la memoria tende a rendere i ricordi sfocati, un remake ben fatto può conservarne invece un’emozione indelebile. A presto per la recensione.

Scritto da: Gabriele "gaboman87" Piacente

Appassionato di cinema, teatro, fumetti, videogiochi... Insomma, tutto ciò che non serve a niente, se non all'anima (che massima...). Adora Grim Fandango, la Sega di una volta,il joypad della Gamecube, il fondoschiena di Madison in Heavy Rain, la serie Onimusha (dateci un seguito!), ha un'ossessione per Batman (non fisica) e adora tutto ciò che è retrogaming. Ha un' incapacità cronica e insensata a giocare a Super Mario Bros; è stata epica una partita in cui ha perso tre vite contro il primo minaccioso funghetto.

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