In un 2023 ricco per gli amanti dei picchiaduro che hanno potuto godere sia dell’uscita di Street Fighter 6 sia Mortal Kombat 1, nonché l’annuncio in pompa magna di Tekken 8 in arrivo le prossime settimane, si ritaglia un grosso spazio Granblue Fantasy Versus: Rising. L’opera videoludica, sviluppata da Arc System Works, disponibile su PlayStation 4, PlayStation5 e PC, è una edizione rivisitata e migliorata del predecessore Granblue Fantasy Versus, saga ispirata dall’omonimo gioco di ruolo mobile molto apprezzato nel Sol Levante, da cui sono state tratte anche light novel, manga e anime che ne hanno dato risalto anche tra gli otaku occidentali e che ha riscosso un ottimo successo alla Gamescom di Colonia, dove è stato annunciato il nuovo titolo Granblue Fantasy Relink in uscita il prossimo 1 febbraio 2024 anch’esso disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, PC e Steam.
Il titolo offre una vasta gamma di modalità giocabili. La sempre verde Modalità Arcade, in cui si affronteranno una serie di avversari prima di raggiungere un boss finale, Modalità Versus, dove è possibile affrontare altri giocatori o la CPU in scontri singoli, la Modalità Training dove si potranno apprendere e mettere in pratica le combo dei vari personaggi selezionabili, la Modalità Story, che approfondiremo successivamente. Disponibili anche la Modalità Replay, in cui potrete rivedere i vostri replay o quelli di altri giocatori, la Modalità Journal, dove potrete avere accesso a una serie di artwork e non solo di Granblue Fantasy sbloccabili attraverso l’utilizzo di Coin guadagnate nel gioco con le sfide Giornaliere, e, infine, la Modalità Figure Studio, dove si potranno creare dei proprio Diorama con Luoghi e Pose specifiche dei personaggi, oltre a una piccola lobby.
Il roster è uno dei più ricchi di sempre. Ai ventiquattro personaggi già giocabili in Granblue Fantasy Versus, si aggiungono Anila, Siegfried, Grimnir e Nier. Inoltre con il DLC saranno disponibili quattro ulteriori personaggi, tra cui l’amatissima 2B di Nier: Automata. A questa selezione si aggiunge la possibilità di personalizzare i colori di ogni personaggio e per alcuni di essi anche di selezionare armi. Ma la cosa che sorprende più di tutte è che nonostante la non complicata profondità del gameplay di cui parleremo a breve, ciascuno di essi possiede abilità uniche e una personalità che spinge il videogiocatore inevitabilmente a provarli tutti, sia per ricercare quello più affine alle proprie capacità, sia per studiare debolezze e affinità tra tutti i personaggi disponibili.
Fondamentalmente il gameplay è quanto di più semplice sia disponibile per il genere: frecce direzionali e tre tasti che permettono di eseguire gli attacchi. A questo si aggiungono un tasto per la parata e uno per la schivata. Andando poi a scavare affondo, in realtà si nota una certa profondità del gameplay, poiché ogni personaggio presenta delle Skills uniche che necessitano di tempi di caricamento per essere riutilizzate. Parallelamente a Skills e attacchi semplici noteremo in alto il riempimento della barra SBA che può essere utilizzata sia per utilizzare le Skybound Art, artisticamente sopraffini, sia le Super Skybound Art, disponibili a condizione che oltre al riempimento della Barra SBA al 100% vi sia anche la vita al di sotto del 30%. Ma non è finita qui. Sono presenti anche i Raging Strikes, colpi che possono essere utilizzati in cambio di Bravery Point, disponibili nel numero di tre per ciascun round, e a cui si può legare una Raging Chain, al costo del 25% della barra SBA. Ultima, ma non per importanza, l’Ultimate Skill, una sorta di finisher ancora più devastante.
Nella Modalità Storia il gioco diventa una sorta di picchiaduro a scorrimento laterale. Si alterneranno missioni di soli dialoghi e filmati, a capitoli in cui si dovranno affrontare orde di mostri per completare le quest. In ciascuna missione si otterrà un ranking. Infine, a cadenza regolare si avrà accesso alle boss fight, che spesso porteranno a rendere selezionabile l’antagonista affrontato e a sbloccare delle subquest per imparare a padroneggiare le abilità dei nuovi personaggi. Dal punto di vista del gameplay si aggiungono due elementi fondamentali: il primo è che sarà selezionabile oltre a un personaggio giocabile, uno di supporto. Il secondo è che sarà possibile scegliere una Support Skill, che darà un vantaggio come può essere, ad esempio, il potenziamento dell’attacco, e due Subskill, selezionabili durante il gioco che daranno dei piccoli vantaggi, come, ad esempio, il recuperò della vita o rianimare l’alleato dal KO. Infine, altra piccola differenza è che durante le boss fight l’avversario potrà andare in Overdrive, fase in cui saranno potenziati i suoi attacchi, o Break, dove sarà possibile attaccarlo con danni maggiorati. Al termine della missione, oltre al ranking, saranno disponibili tre minisfide superate a patto di portare a termine il combattimento in determinate condizioni.
L’unica vera pecca per la Modalità Storia, che garantisce più di dieci ore di divertimento prima di essere portata a termine, è la durata dei dialoghi rispetto al gioco effettivo. Gli amanti dei titoli orientali accetteranno a braccia aperte questa soluzione, mentre per alcuni può risultare faticoso seguire la storia, soprattutto a causa della mancanza della localizzazione in Italiano. Elogio per l’impatto visivo dell’opera, che la rende sicuramente una delle migliori esperienze attualmente disponibili. La caratterizzazione dei personaggi e le animazioni delle Skills sono artisticamente una goduria per gli occhi, cosi come i brani e il sonoro. Granblue Fantasy Versus: Rising lo abbiamo testato sia su PC con GTX 3080, sia su Steam Deck e bisogna sottolineare come anche in portabilità il titolo goda sia di un’ottima grafica, sia di un ottimo feeling con le console handled. Anche la modalità online si è presentata senza sbavature e può sicuramente aumentare il livello di competitività e longevità del titolo.
A conti fatti, il già elitario genere dei picchiaduro si arricchisce di un ulteriore titolo che con fermezza e personalità prova a giocarsela con le saghe più quotate. Se da un lato Granblue Fantasy Versus: Rising presenta uno stile molto orientale che strizza l’occhio soprattutto agli amanti della cultura giapponese e può risultare, almeno nella Modalità Storia, un po’ prolisso e ripetitivo come Xenoblade, dall’altro l’immediatezza del Gameplay, la facile padronanza delle combo e l’impatto visivo sublime, unito a un roster di tutto rispetto, lo rendono sicuramente un competitor che con il giusto supporto potrà scalare le gerarchie e scalfire il cuore dei videogiocatori.
Il Buono
- Modalità Storia a prova di Otaku...
- Graficamente sublime
- Roster corposo
- Gameplay immediato e accessibile
Il Cattivo
- ... ma molti potrebbero non apprezzare la lunghezza dei dialoghi
- Leggera sensazione di ripetitività